PILLOLE DI GOLF/322: EUROTOUR E CHALLENGE RIPARTONO DALL’AUSTRIA

È dello scozzese Marc Warren il primo successo dopo il lockdown
VIENNA – Ripartono simultaneamente dall’Austria, European Tour e Challenge Tour, con due tornei organizzati in sintonia: l’Austrian Open, la cui prima edizione si è svolta nel 1990, ha luogo sul tracciato del Diamond Country Club di Atzenbrugg, nei pressi di Vienna, e l’Euram Bank Open la settimana successiva, che avrà quale teatro di gara Il GC Adamstal a Ramsau.
Le gare, in combinata tra i due tour, valgono per entrambi gli ordini di merito, la Race To Dubai, e la Road To Mallorca, oltre che per il World Ranking, ripristinato la scorsa settimana con la ripartenza del PGA Tour (Charles Schwab Challenge).
Si gioca a porte chiuse, con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost, azienda che fornisce i risultati entro due ore.
Drastico il pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Ufficiale Medico Capo dell’European Tour, in consultazione oltre che con Cignpost, anche con i consulenti di tutti i paesi in cui si svolgono i tornei.
Dei 144 giocatori in campo sul percorso del Diamond CC, otto sono gli azzurri: Renato Paratore, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Filippo Bergamaschi, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta, e Lorenzo Scalise, tutti determinati a ben figurare ma che, come gli altri concorrenti, potrebbero avere problemi di ritmo dopo la lunga pausa. Da rilevare, comunque, che i primi cinque hanno partecipato al “Warm Up Contest”, un torneo di 36 buche organizzato la scorsa settimana dalla FIG al Golf Nazionale, dove hanno ripreso confidenza con il golf agonistico. Il montepremi è di 500.000 euro.
È il 34enne olandese Joost Luiten, a raggiungere la vetta alla conclusione della prima giornata nell’Austrian Open, chiamato “Shot Clock Masters”. Luiten, con sei titoli sul circuito maggiore e due sul Challenge Tour, realizza otto birdie e un bogey, e prende un colpo di margine sugli scozzesi Craig Howe e Marc Warren. Due azzurri partono bene: Lorenzo Scalise, quarto con 67 (-5), e Renato Paratore ottavo, con 68 (-4). Affiancano Scalise un danese, uno svedese, e uno scozzese, mentre insieme a Paratore si trova lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 56 anni, 21 successi sull’European Tour e ancora altamente competitivo. È al 19° posto con 69 (-3) lo svedese Anton Karlsson, vincitore del RAM Cape Town Open, una delle tre gare che hanno aperto il Challenge Tour prima della pandemia.
Le prodezze dello spagnolo Miguel Angel Jimenez, leader con 133 (68 65, -11), caratterizzano la seconda giornata dell’Austrian Open. Ottima la prova di Renato Paratore, secondo con 135 (-9), a due colpi dall’ispanico. Ha girato (-5) con sei birdie e un bogey. Hanno operato una bella rimonta, salendo al 38° posto Lorenzo Gagli, e Aron Zemmer. Ha perso terreno Lorenzo Scalise, 51° per un triplo bogey, e hanno superato il taglio con l’ultimo punteggio utile, 62.i, Francesco Laporta, ed Enrico Di Nitto. Sono usciti Federico Maccario, 85°, e Filippo Bergamaschi, 139°.
Jimenez, 56enne di Malaga, con 21 titoli sul circuito dei quali 14 ottenuti dopo i 40 anni, ha realizzato un 65 (-7) con dieci birdie e tre bogey, prendendo due colpi di margine sul quintetto inseguitore che, oltre a Paratore, comprende l’olandese Joost Luiten, in vetta dopo un turno.
Siamo al terzo giro; al vertice è una coppia a fare il cambio della guardia: in vetta si portano il tedesco Nicolai Von Dellingshausen e lo scozzese Marc Warren con 205 (-11). Renato Paratore ha messo insieme un birdie e quattro bogey, dei quali due a chiudere, per il 75 (+3). Scende dal secondo al 12° posto, ma insomma, nulla di irreparabile, ha ancora chances per potersi inserire nella corsa al titolo. Ha recuperato 14 posizioni Lorenzo Gagli, 24°, che si è espresso con il 72 del par, per quattro birdie e altrettanti bogey. Sono in bassa classifica Aron Zemmer, 62°, Francesco Laporta, 65°), Enrico Di Nitto, 70°, e Lorenzo Scalise, 73°.
È stata giornata difficile per l’iberico Miguel Angel Jimenez, penalizzato da un 77 (+5), che ha ceduto la leadership, affiancandosi a Paratore.
Ad avere migliori prospettive nel giro finale, sono l’olandese Darius Van Driel, lo scozzese Connor Syme e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia. Sono terzi con 206 (-10).
È dello scozzese Marc Warren il primo successo dopo il lockdown. Il 39enne di Rutherglen ha avuto ragione della folta concorrenza con 275 (-13) dopo un’intensa volata, che ha chiuso con un 70 (-2), nato da sei birdie, di cui due nel finale decisivi, e quattro bogey. Il tedesco Marcel Schneider, occupa il secondo posto, in una classifica che si è allungata solo nelle ultime tre buche.
Renato Paratore, autore di una bella prova, ha sofferto il doppio bogey sull’ultima buca, che gli ha fatto perdere qualche posizione, e non gli ha permesso a di classificarsi tra i top ten, posizione che avrebbe ampiamente meritato. È 15° con 281 (-7). Si è mantenuto stabile Lorenzo Gagli, 25° con 284, hanno guadagnato posizioni Aron Zemmer, da 62° a 39° con 287, e Francesco Laporta, da 65° a 55° con 289, un po’ più indietro Enrico Di Nitto, 67° con 293, e Lorenzo Scalise, 72° con 297.
Marc Warren, 39enne di Rutherglen è al suo quarto successo sull’European Tour, non andava a segno dal 17 agosto 2014 (Made in Denmark), e va ricordato il successo nella World Cup 2007 insieme a Colin Montgomerie. Con il trofeo ha ricevuto un assegno di 76.823 euro, su un montepremi di 500.000.
Paolo Pilla


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