Un libro di fotografie racconta il Veneto in ginocchio

Venezia – “Un aiuto prezioso e tempestivo per non dimenticare una tragedia immane che ha colpito il Veneto, con una devastazione di cui non abbiamo né esperienza né memoria”. Con queste parole il presidente della Regione, Luca Zaia, ha presentato a Trebaseleghe, in provincia di Venezia, il libro fotografico “Veneto in ginocchio” realizzato ed edito dalla Grafica Veneta di Fabio Franceschi, che verrà inviato al Consiglio dei ministri, ai ministeri e a tutte le istituzioni pubbliche.

La forte ondata di maltempo che si è scatenata su varie parti della nostra regione, ha interessato 100 mila ettari di bosco, 28 mila dei quali sono stati rasi al suolo dalla furia del vento. “Il Veneto ha subìto un evento catastrofico classificabile tra i medio-grandi, secondo il report Federlegno che ha misurato gli oltre 30 schianti avvenuti in Europa dal 1990 ad oggi. Il silenzio e la devastazione sui boschi veneti oggi rievoca il quadro tragico di un secolo fa, al termine della Grande guerra”.

“Ringrazio il governo che ci è stato sempre a fianco e ha stanziato per questa emergenza i primi 153 milioni, di cui 80-90 riservati al Veneto, e che ha messo nella legge di stabilità altri 500 milioni di euro per interventi di ripristino e messa in sicurezza idrogeologica – ha sottolineato Zaia. Il Veneto non è fatto trovare impreparato, perché dopo la grande alluvione del 2010 ha già speso oltre 860 milioni per opere di difesa idrogeologica e ha definito progetti per quasi 2 miliardi di euro. Ma ci servono risorse per proseguire il piano”.

“L’aiuto che ci dà Fabio Franceschi con Grafica Veneta è fondamentale per tempestività e perché funzionerà da leva per proseguire la catena della solidarietà. Solidarietà che – ha concluso – ad oggi, ha già superato i 2 milioni di donazioni nel conto corrente solidale «Aiutiamo il Veneto» attivato dalla Regione Veneto”.

“Se per i veneti supportare il nostro territorio è un atto dovuto – ha aggiunto Franceschi -, quando un’azienda va bene ha l’obbligo di sostenere i più sfortunati. Da parte nostra, quindi, era doveroso fare qualcosa: spero che questa pubblicazione aiuti a non dimenticare”.

vicenzareport.it

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