DUE MILIONI DI RISPARMIO SULLA BOLLETTA ELETTRICA PER GLI ARTIGIANI DELLA MARCA

L’Autorità di settore taglia i costi per il Covid
TREVISO – Seicento milioni di euro stanziati per alleggerire le bollette dell’energia elettrica delle imprese artigiane e delle pmi per fronteggiare le difficoltà economiche delle stesse derivanti dall’emergenza Covid-19
“Una notizia assolutamente positiva che si somma a quella delle scorse settimane relativa alla rideterminazione del calcolo della tariffa rifiuti da parte di Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia le reti e l’ambiente”, sottolinea Vendemiano Sartor, presidente di Confartigianato Marca Trevigiana.
“Due richieste , quelle del ricalcolo della tariffa rifiuti e quella del ribasso dei costi fissi della bolletta elettrica, che la nostra Associazione ha fermamente sostenuto e voluto per dare un segnale concreto di sostegno e vicinanza alle imprese associate che si traduce in risparmi che variano, a seconda della potenza impegnata del singolo impianto, da 15 euro sino a oltre 200 euro nel trimestre maggio / luglio 2020”.
Nella Marca l’intervento sulla quota potenza della bolletta assicurerà un monte risparmio pari a oltre 2 milioni di euro al mondo artigiano. “Attraverso la leva della diminuzione dei costi delle voci di “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema” per i mesi di maggio, giugno e luglio, le utenze non domestiche connesse in bassa tensione con potenza superiore a 3 kW, si vedranno quasi azzerato il costo relativo alla potenza e verrà loro applicata una quota fissa di importo ridotto, fissata convenzionalmente a quella corrispondente alla potenza impegnata di 3 kW, ovvero 15 euro circa, senza ridurre in alcun modo il servizio effettivo in termini di potenza disponibile”, nota Sartor.
“La variazione al ribasso della bolletta – ribadisce il leader provinciale di Confartigianato – si traduce in un’operazione di equità che va incontro a tutte quelle imprese che per decreto non hanno potuto dare continuità alla loro attività, che diversamente si sarebbero viste addebitare costi non giustificati. Se alla data di entrata in vigore del provvedimento dell’Autorità, fossero già state emesse fatture relative al corrente mese di maggio, i conguagli spettanti dovranno essere effettuati entro la seconda fatturazione successiva”.

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