LA NOSTRA FAMIGLIA, SIT-IN DEI DIPENDENTI

Protesta contro il cambio di contratto di lavoro
TREVISO – Scendono in strada i lavoratori de La Nostra Famiglia. I dipendenti dell’associazione, ente accreditato dal servizio sanitario nazionale per la cura e l’assistenza a bambini con disabilità, hanno dato vita ad un sit-in davanti alla sede di Treviso e ad altri centri del gruppo.
Ad originare la protesta, come spiega Sara Tomassin, della Fp Cgil Treviso, la decisione unilaterale dell’associazione di applicare un diverso contratto collettivo di lavoro, passando da quello della sanità privata a quello dell’assistenza. Un cambiamento che, ribadisce la sindacalista, comporta un aumento dell’orario settimanale da 36 a 38 ore, a parità di retribuzione, e una decurtazioni sullo stipendio per i neo assunti pari a circa il 25%. Vale a dire circa 150 euro su un importo mesile medio oggi intorno ai 1.300 euro.
La Nostra Famiglia conta circa 400 addetti in tutto il Veneto, dove, oltre che nel capoluogo della Marca, è presente a Conegliano, Mareno, Pieve di Soligo, Oderzo, Padova, Vicenza, più svariate altre sedi in altre cinque regioni. In gran parte si tratta di donne e laureate: psicologhe, psicomotriciste, fisioterapiste, educatrici, oltre al personale amministrativo. Al solo polo di Treviso fanno capo un migliaio di utenti.
In queste ore è in programma un cda dall’associazione e, successivamente, un incontro con i sindacati nazionali. I lavoratori e i loro rappresentanti attendono sviluppi positivi. Altrimenti sono pronti ad intensificare la mobilitazione.
A portare la propria solidarietà ai dipendenti sono arrivati anche i consiglieri comunali Stefano Pelloni e Niccolò Rocco del Pd, il segretario comunale dei Dem Giovanni Tonella e il sindaco Mario Conte.

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