Venezia – “Dopo le festività pasquali, presenterò in Regione una richiesta di accesso agli atti, per avere copia dei verbali delle 34 verifiche svolte dal Servizio ispettivo regionale nelle case di riposo del Veneto. Mi riferisco al blitz a sorpresa, effettuati per valutare la qualità complessiva dell’assistenza agli anziani, sia dal punto di vista ambientale che personale”. E’ quanto fa sapere in una nota la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Patrizia Bartelle, che ricorda che ad eseguire i controlli sono statespecifiche commissioni delle relative Ulss composte da varie professionalità, compresi medici geriatrici”.
Patrizia Bartelle
Su 34 ispezioni, per 25 strutture ci sarebbe stato un esito positivo, due sarebbero in una situazione intermedia mentre per sette si sarebbestato un esito negativo, ovvero per tre nella Ulss 6 Euganea e uno ciascuna per le Ulss 3 Serenissima, 4 Veneto Orientale, 5 Polesana e 9 Scaligera. La valutazione sarebbe stata basata su una griglia di 28 parametri, che l’assessore Lanzarin intenderebbe inserire nella riforma delle Ipab che presto approderà in consiglio regionale.
“Presenterò una interrogazione all’assessore – continua la consigliera pentastellata – per sapere se, ad esempio, corrisponda al vero che la progettata fusione amministrativa tra le Ipab di Adria, Cavarzere, Merlara e Rovigo intenderebbe inglobare anche l’Ipab di Badia Polesine, con la benedizione dello stesso assessore ai servizi sociali. Se questo è quello che bolle in pentola, c’è da preoccuparsi perché, in sostanza, si tratterebbe di una riforma delle Ipab ante legem, in spregio alla potestà legislativa del consiglio regionale”.
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