Venezia – Manifestazioni all’aperto sempre più problematiche per la paura del terrorismo e comunque per rafforzare la sicurezza. Le ultime disposizioni del Ministero dell’Interno su questo fronte stanno infatti creando problemi ai comuni, alle pro loco e alle associazioni di volontariato. Tanto che in Vento si è mosso anche l’assessore regionale alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin, che ha convocato un tavolo con i prefetti, il comandante interregionale e i comandanti provinciali dei vigili del fuoco, l’Anci e l’Unpli del Veneto.
“Sicuramente ci sono esigenze in termini di sicurezza diverse rispetto al passato – ha detto l’assessore – e non si può non tener conto degli eventi terroristici che hanno colpito l’Europa negli ultimi anni. Ma è altrettanto vero che le circolari ministeriali e le linee guida associate impongono misure spropositate a cui le nostre associazioni e i nostri comuni non sono in grado di adempiere. Ritengo che ci debba essere equilibrio tra l’esigenza di sicurezza e gli adempimenti richiesti e queste disposizioni danno l’impressione di essere state predisposte fretta e furia senza considerare le ricadute”
Nel corso dell’incontro sono state poste le base per definire un unico criterio di interpretazione in tutto il Veneto delle circolari ministeriali. Ma verranno anche proposte nei prossimi giorni al Ministero dell’Interno modifiche a queste circolari, ed in particolare alle linee guida allegate alla circolare Morcone. A questo scopo la prefettura di Treviso e la prefettura di Venezia hanno già predisposto delle bozze. Nei prossimi giorni si cercherà una sintesi fra le proposte disponibili in modo da inviare il testo al Ministro dell’Interno.
“Sono già in contatto per questa questione – ha detto Bottacin – col sottosegretario Candiani, che ho aggiornato rispetto al lavoro già svolto dal tavolo regionale”. Parallelamente verrà avviata la predisposizione di una proposta di legge statale “ombrello”, che deleghi alle Regioni l’applicazione e la definizione di linee guida, in modo da tutelare le manifestazioni temporanee e chi le organizza.
Anche a Roma comunque ci si muove per modificare le disposizioni ministeriali che stanno creando problemi alle Pro loco ed ai comuni. Sono stati i senatori di Forza Italia Andrea Causin e Roberta Toffanin, a presentare una in un’interrogazione al ministro dell’Interno nella quale si chiede di “rivedere le disposizioni emanate in merito alle misure di sicurezza, che devono comunque – aggiungono – essere adeguatamente garantite, in occasione delle manifestazioni pubbliche”.
Secondo i senatori è importante definire regole più snelle che tutelino i volontari delle Pro Loco presenti sull’intero territorio nazionale, per consentire a queste associazioni di continuare a perseguire le finalità di promozione sociale, di valorizzazione delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche, turistiche ed enogastronomiche delle località su cui operano.
“Le disposizioni del Viminale – spiegano i senatori – stanno creando enormi disagi organizzativi alle Pro Loco e alle associazioni di volontariato, oltre ad un dispendio economico non indifferente sia per la formazione degli addetti alla sicurezza sia per le pratiche progettuali. L’importanza del ruolo delle Pro Loco, utilissime per lo sviluppo del turismo e per mantenere vive le tradizioni locali, è stata riconosciuta anche dal Ministero dei beni e delle attività culturali. Ma purtroppo, proprio a causa delle circolari emanate dal Ministero dell’Interno c’è il rischio concreto che queste realtà così importanti scompaiano con un danno irrimediabile per la vita sociale dei territori nei quali operano”.
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