Presenza delle mafie, Zaia: “Il Veneto non è marcio”

Venezia – “Quando si parla di mafie è bene dire subito che il Veneto non è marcio, ma se ci sono delle mele marce, deve essere fatta pulizia, e chi sbaglia va punito. Il tema va affrontato in maniera urgente senza, però, cadere nella generalizzazione”. È questo il commento del presidente Luca Zaia, concluso l’incontro richiesto dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil per valutare alcune azioni riguardo la presenza della criminalità organizzata nel Veneto.

“Va dato merito alle forze sindacali che ho incontrato oggi – prosegue Zaia – perché con molta coerenza sono venute a chiedere un tavolo sull’attività mafiosa nel nostro territorio. Condivido che vada realizzato rapidamente perché per noi questa delinquenza è una cosa nuova e abbiamo bisogno di creare gli anticorpi.  Per raggiungere questo scopo è bene percorrere le tante vie possibili. Questa è una regione ritenuta ricca, con 600 mila imprese, caratterizzata da un tessuto sociale effervescente e creativo; è chiaro che riceve attenzioni da questi sistemi criminosi”.

“Spesso – ha aggiunto il governatore – ci sono persone che sono vittime di questi sistemi e che non hanno il coraggio di denunciare ma, da quello che ho capito, alcune delle inchieste sono state attivate da denunce di persone che si sono sottratte a questa logica. È un segno positivo. Con l’ottimo lavoro realizzato, insieme a quello di tutti gli inquirenti e delle donne e gli uomini delle forze di Polizia, la Procura di Venezia ha dimostrato che pulizia la si può fare”.

“Quindi – ha concluso Zaia – i delinquenti devono andare in galera, senza generalizzazioni. L’idea di un osservatorio, o di un commissario regionale antimafia, è tra le proposte che non escludiamo di mettere sul tavolo. Ma non possiamo prescindere da un lavoro di natura culturale che sensibilizzi i cittadini sulle azioni corrette e sulle cose che vanno fatte o evitate. Ben venga, quindi, questo lavoro avviato dal sindacato”.

vicenzareport.it

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