Bruxelles – “La Lega non ha nessuna intenzione di entrare nel Ppe, né oggi né in futuro. Tanto più dopo la pessima figura fatta dal Partito popolare europeo che, in grandissima parte, ha pugnalato alle spalle Viktor Orban, su mandato della Merkel. Sono i popolari, sempre più spaccati al loro interno, che devono decidere cosa fare da grandi: continuare con l’inciucione con i socialisti filo immigrati oppure scegliere il cambiamento che solo noi rappresentiamo. Noi andiamo avanti per la nostra strada e stiamo costruendo un grande fronte identitario e sovranista che farà il pieno di voti, al quale speriamo si unisca anche Orban dopo il linciaggio che ha subito dal Ppe”.
E’ una nuova dichiarazione, sempre più bellicosa, della capgruppo leghista al parlamento europeo mara Bizzotto, vicentina e decisamente schierata al fianco del premier ungherese nella sua battaglia contro l’Europa. Lo ha detto replicando all’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal capogruppo della Cdu-Csu al Parlamento Europeo, Daniel Caspary.
“Le parole di Caspary – ha aggiunto Bizzotto -, secondo le quali il Parlamento europeo ha il dovere di verificare la situazione nei paesi dove sorgono dubbi sullo stato di diritto, eventualmente anche in Italia con il nuovo Governo, confermano il vero grande pericolo che si nasconde dietro il caso Orban: dopo l’Ungheria e la Polonia, i burocrati della Ue e la sinistra filo immigrati si scateneranno contro Matteo Salvini e il governo italiano. Ecco perché il nostro governo deve votare contro le sanzioni all’Ungheria, non esistono alternative o mezze misure. Gli amici del Movimento 5 Stelle non possono far finta di non capire qual è il vero pericolo che l’Italia sta correndo”.
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