Cinque avvisi di garanzia agli attivisti No Pfas

Vicenza – Cinque attivisti del movimento No Pfas sono stati raggiunti da avviso di garanzia, dopo una indagine preliminare, per la manifestazione del 31 ottobre 2017, di fronte alla Miteni. Gli attivisti hanno definito ridico il capo d’imputazione, parlando di perdita di tempo da parte della Procura, di un “inutile atto intimidatorio nei confronti del movimento” e di una “deviazione dai reali e urgenti obiettivi sulla questione Pfas”.

A firmare queste dichiarazioni sono stati Alberto Peruffo, Francesco Pavin, Enrico Zulian, Marko Urukalo Franov, Danilo Del Bello. Subito dopo anche il comitato Mamme No Pfas è intervenuto per commentare gli avvisi di garanzia verso i militanti, che “con un megafono – si legge nella nota del comitato – urlavano al mondo l’orrore Miteni”.

“Tutto questo ci ferisce profondamente – continua la nota -. Le Mamme No Pfas Non usano la violenza e la respingono in tutte le sue forme, ma vedere come in soli 11 mesi la magistratura metta sotto la propria lente i cittadini feriti, danneggiati e ammalati di Pfas, non può che farci indignare. Siamo al fianco, in maniera solidale, di chiunque ci aiuti nel nostro obbiettivo; chiudere per sempre la Miteni che ci ha rovinato la vita per generazioni. Nonostante questi avvisi di garanzia siano un atto dovuto, auspichiamo l’archiviazione di quella giornata e, a gran voce, chiediamo acqua pulita”.

vicenzareport.it

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