Venezia – “Attenderò il report dei carabinieri forestali e l’esito dei rilievi necroscopici da parte dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie prima di pronunciarmi sull’episodio che ha portato alla morte di un lupo, rinvenuto oggi nei pressi di Roveré Veronese, in Lessinia, con evidenti ferite da arma da fuoco. Certo è che non posso non mettere in connessione questo grave episodio con l’alto clima di tensione che si è venuto a creare nella aree montane del Veneto, tradizionalmente vocate alla pastorizia e all’allevamento, di fronte al proliferare incontrollato del lupo”.
Così l’assessore all’agricoltura e caccia della Regione Veneto, Giuseppe Pan, in un primo commento alla notizia di un lupo ferito a morte in Lessinia. L’assessore non manca di ricordare che “lo status di protezione totale e di intoccabilità del lupo, sancito dalla legislazione europea e nazionale, mette in crisi l’equilibrio ecologico tra prede e predatori, e il protrarsi delle non decisioni non fa che esasperare gli animi”.
“Da parte nostra, come assessorato regionale – sottolinea Pan – abbiamo messo in campo ogni strumento possibile per prevenire incursioni e attacchi, proteggere greggi e allevamenti con recinti elettrificati, con cani da pastore e sistemi di dissuasione e di geolocalizzazione del lupo, anche stanziando congrui indennizzi per i capi predati. Ma il problema potrà essere affrontato in modo serio solo articolando in modo diverso le direttive europee e riaprendo un confronto tra Stato e Regioni sul piano nazionale di gestione del grande carnivoro. Direttive e piano dovranno prendere in considerazione l’effettiva presenza territoriale del lupo in Italia e contemplare misure mirate di riequilibrio tra attività antropiche e fauna predatoria protetta”.
vicenzareport.it