San Martino di Lupari (Padova) – Si ferma ad un passo dalla finale l’avventura del Famila Wuber Schio in Fila Cup. Questa sera, dopo quaranta minuti di battaglia, le scledensi si sono infatti arrese (70-68 il risultato finale) alle biancoverdi della Passalacqua Ragusa, nella prima semifinale delle Final Eight della Coppa Italia di basket femminile. Partita spigolosa quella del PalaLupe, a lungo senza padrone, che ha visto, nelle fasi decisive del match, le arancioni prima subire il gioco delle siciliane (66-60) e poi risalire con determinazione la corrente (68-68), senza però riuscire a piazzare la zampata vincente. Aquile meritatamente in finale (domani alle 18), contro la vincente del match Venezia-Sesto San Giovanni (in programma oggi alle 20.15).
Due canestri di Gruda (prima marcatrice anche nel successo di ieri contro Lucca) e altrettanti di Harmon decretano il 4-4 del terzo minuto. In questa emozionante contesa le squadre procedono a braccetto fino al 10-10, quando le arancioni riescono a mettere la testa avanti, grazie ai centri di Lavender e Quigley (ieri a riposto ed oggi invece in campo al posto di Lisec e Gemelos, in tribuna), 10-14. Sul 12-14, un’altra accelerazione delle scledensi, tutta firmata da Battisodo, vale il +7, 12-19, che diventa +5, 14-19 (piazzato di Harmon) alla prima sirena.
Nel secondo parziale il Famila, in campo con il doppio play (Dotto-Battisodo) ripristina il massimo vantaggio, 14-21. Sul nuovo +7 (16-23), le Aquile piazzano un importante break che consente loro di riportarsi a contatto, 27-28. Il punteggio rimane a lungo inchiodato su questo risultato, fino a quando Consolini scrive a referto il +1 per Ragusa. Nemmeno il tempo di assaporare il vantaggio, che Filippi, con i piedi dietro l’arco, ribalta il punteggio, 29-31, prima che Cinili impatti sul 31 pari. L’intensità va crescendo, con repentini botta e risposta che mandano i quintetti negli spogliatoi sul 36-35 per le siciliane.
Alla ripresa delle ostilità dopo l’intervallo lungo il Famila sembra riuscire ad imprimere la sua impronta alla partita. Seppur con qualche sbavatura difensiva, le arancioni riprendono a scavare un solco, ma la loro avanzata si arresta sul 42-48. È a questo punto che le ragusane spazzano via quanto faticosamente costruito dalle avversarie e riportano al centro l’ago della bilancia, 48-48. Il canestro di Battisodo, che si mette in proprio e va fino in fondo, permette a Schio di andare all’ultima mini pausa avanti, 48-50.
Il mini strappo di Schio in apertura di ultimo periodo (50-54) viene restituito al mittente con gli interessi, 58-54. Consolini e compagne appaiono più in partita e riescono a mettere in difficoltà le scledensi, le quali, tra l’altro devono anche tenere d’occhio la situazione dei falli. Al terzo minuto, infatti, il Famila ha già esaurito il bonus e ciò significa che per ogni altro fallo commesso, le avversarie avranno a disposizione i tiri liberi. Dotto accorcia, 58-56, ma due transizioni rapide della Passalacqua rimpolpano il vantaggio biancoverde, 62-56.
Con i centri di Gruda e Quigley le arancioni si avvicinano, 66-65, ma Harmon riporta ad un possesso pieno il vantaggio siciliano, 68-65. Masciadri ha tra le mani la tripla della possibile parità, però le atlete di coach Recupido serrano le maglie della difesa e ostacolano la conclusione. Sul rimbalzo, però, sono distratte e Gruda corregge l’errore della capitana arancione, subendo fallo. Il gioco da tre va in porto: 68-68. Il cronometro scorre implacabile e Romeo è brava a ritagliarsi lo spazio per un importantissimo canestro, 70-68. L’ultima azione della gara è del Famila, ma il tiro di Quigley non va e la Passalacqua stacca il biglietto per la finale.
Ragusa: Romeo 22, Consolini 7, Cinili 6, Gatti ne, Formica, Harmon 10, Gianolla, Soli 6, Bongiorno ne, Hamby 9, Kuster 10
Schio: Filippi 3, Fassina 2, Masciadri, Crippa, Gruda 18, Battisodo 7, Andrè 2, Dotto 11, Lavender 8, Quigley 17, Micovic ne
Ilaria Martini
vicenzareport.it