Ci sono ancora peperoni gialli Kapia disponibili per l’esportazione in tutta Europa

La paprika è l’ortaggio più esportato in Andalusia e da mesi tiene insieme i record di vendita. California, Lamuyo o Italiano sono le varietà più comunemente coltivate, ma nelle serre spagnole meridionali vengono coltivate anche altre varietà con una chiara attenzione all’esportazione, come la paprica di Kapia.

“Normalmente si trova questa varietà principalmente in Marocco, ma la si vede sempre più spesso anche qui nelle serre di Granada e Almería”, spiega Rodrigo Rivas. “Per noi è la prima stagione che coltiviamo questa varietà, specialmente a Ugíjar, ai piedi delle montagne, dove questo pepe può essere raccolto tutto l’anno.”

Kapia è un peperone a forma di cono e molto dolce, con un peso medio di 150-160 grammi ciascuno. “La raccolta va completamente all’estero e i peperoni sono confezionati in un sacchetto con tre colori, cioè giallo, arancione e rosso. Questo tipo di pepe è in gran parte commercializzato nei paesi scandinavi, Svizzera, Ungheria, Polonia ed Europa orientale.”

“Penso che la coltivazione di questo tipo di pepe potrebbe aumentare ad Almería, ma non credo che saranno davvero grandi volumi come con i peperoni California, Lamuyo o Palermo. Dopotutto, in Spagna, il consumo di paprika è in gran parte limitato al rosso e al verde”, spiega Rodrigo. “Si parla di una mancanza di offerta dai Paesi Bassi quest’anno, ma questo non significa immediatamente che ci sarà più domanda. Il comportamento di consumo in paesi come la Germania è cambiato. Tutto andava liscio al banco, non importa quanto fosse costoso qualcosa. Ora il consumatore è molto più cauto. La domanda in questa stagione dipenderà dal potere d’acquisto delle persone. Forse ci saranno picchi di domanda qua e là, vale a dire quando c’è una diminuzione temporanea dell’offerta, ma in generale non credo che la domanda sarà molto più alta che in altri anni, come molti si aspettano.”

Poiché i peperoni Kapia non sono venduti sul mercato spagnolo, non esiste materiale statistico dalle aste che rifletta l’evoluzione dei prezzi. “Il prezzo oscilla ancora fortemente in base alla domanda. Attualmente li vendiamo a € 1,20 al chilo”, spiega Rodrigo Rivas.

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