Ricorda, non c’è voto a distanza in Italia

In Italia non sono rari: treni completi poco prima delle elezioni. Vengono organizzati anche autobus interi per portare migliaia di persone ai loro seggi elettorali in tempo per la Domenica delle elezioni – perché il voto per corrispondenza, come lo conosciamo in Germania dal 1957, non esiste in Italia.
Solo gli italiani all’estero possono votare per lettera

In passato, gli autobus elettorali viaggiavano spesso anche dall’estero – soprattutto dalla Germania e dalla Svizzera – in Italia, in modo che gli italiani che vivevano all’estero potessero esprimere il loro voto. Il prezzo: ore di viaggio, diverse centinaia di chilometri percorsi e costi elevati. Oggi non è più necessario, perché dal 2006 almeno gli italiani che vivono all’estero possono eleggere un nuovo Parlamento per lettera.

Questi quasi sei milioni di persone, tuttavia, rappresentano solo il 10% circa della popolazione italiana. Anche per le elezioni parlamentari di quest’anno, il 25 settembre, tutti gli italiani che vivono in Italia e non si trovano nel loro luogo di residenza dichiarato al momento delle elezioni non hanno altra scelta che sedersi in macchina, in treno, in autobus o in aereo e tornare a votare se vogliono esprimere il loro voto. Ciò riguarda soprattutto gli studenti o i pendolari.

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