L’accordo finale di Mario Draghi

Mario Draghi è il Primo Ministro d’Italia. Domenica ci saranno le elezioni parlamentari e, se i sondaggi danno ragione, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia (FDI) assumerà la carica di primo ministro. Ma Draghi, anche se la finale è in vista, non sta fermo. Venerdì scorso, il suo governo ha legato il nodo su un nuovo pacchetto di aiuti da €14 miliardi per aiutare le aziende italiane ad assorbire maggiori costi energetici.

Il ministro delle Finanze di Draghi Daniele Franco ha dichiarato all’annuncio del nuovo programma che l’Italia ha già speso €66 miliardi a sostegno delle famiglie italiane a causa dell’aumento dei prezzi non solo dell’energia ma anche dei beni di prima necessità. Lo stato non ha dovuto prendere in prestito extra per questo – a causa della maggiore crescita economica, abbastanza tassa è venuto a finanziare le misure.

Gli alti costi energetici sono ovviamente un tema della campagna elettorale. Matteo Salvini, il leader della Lega di destra, che forma il blocco di centrodestra con FDI e Forza Italia di Silvio Berlusconi, ha chiesto la fine delle sanzioni contro la Russia, perché colpirebbero gli italiani (nelle loro tasche), e non la Russia stessa.

Ora Salvini non ha fatto segreto della sua ammirazione per Vladimir Putin in passato. Inoltre, un’indagine giudiziaria è in corso in un piano per il finanziamento del partito della Lega attraverso un misterioso accordo con il petrolio russo.

Mario Draghi si è fermato alla conferenza stampa di Salvini venerdì, senza menzionarlo per nome. “La democrazia italiana è forte, non può essere sconfitta da nemici esterni e burattini assoldati. C’è uno che è follemente innamorato dei russi, che vuole revocare le sanzioni. Parla con i russi in privato ogni giorno.’

“Negli ultimi vent’anni, il governo russo ha sistematicamente corrotto uomini d’affari, media e politici in molti paesi europei e negli Stati Uniti.”

Per il primo ministro Giorgia Meloni, Draghi ha avuto anche un avvertimento. Giovedì, il Parlamento europeo ha votato a favore di una risoluzione in cui si afferma che l’Ungheria e il primo ministro Viktor Orbán in particolare stanno sistematicamente cercando di minare i valori fondamentali europei. Ma i politici di FDI di Meloni e Lega di Salvini non hanno sostenuto quella risoluzione.

“Quali partner europei tutelano meglio gli interessi degli italiani?”Draghi ha chiesto retoricamente. “È l’Ungheria di Orbán? O sono la Francia, la Germania e altri paesi a difendere lo stato di diritto?’

E così il primo ministro ha preso nuovamente posizione contro la destra. Probabilmente non era la sua ultima parola: Draghi è il successore vestito di morte del presidente Sergio Mattarella.

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