Anche in Italia pannelli solari su frutta

Intorno al 10 febbraio, la prima installazione dimostrativa Agri-PV di Protezione sarà consegnata nella città italiana di Naturno (Bolzano). Si tratta di un ettaro di terreno su cui verranno coltivate uva, mele e more, protette da un sistema di copertura con pannelli solari. La missione è quella di combinare la produzione di energia solare da fonti rinnovabili con l’energia proveniente dall’orticoltura, in modo che le aziende orticole possano ottenere entrate aggiuntive dalla vendita di energia, senza disturbare il paesaggio e ridurre il terreno fertile.

Il sistema agro-solar energy è stato progettato presso il Centro di Ricerca Agrarkut System di Merano da Kurt Raffl e sarà commercializzato in Italia dalla società Oliva Service di Lecce.

“Finora, abbiamo già ricevuto domande per circa 23 ettari in Italia. Siamo ben consapevoli che la costruzione di impianti a energia solare è stata controversa negli ultimi mesi, in quanto è spesso legata alla vendita/affitto di terreni orticoli a società energetiche, con conseguente riduzione della disponibilità di terreni agricoli e orticoli. Sappiamo anche che le risorse PNRR daranno incentivi alle aziende agricole interessate all’energia agro-solare, soprattutto se proteggono le colture da condizioni meteorologiche estreme: grandine, pioggia eccessiva, venti forti e periodi di calore prolungati”, afferma Angelo Amato proprietario di Oliva Service.

“Grazie all’altezza della struttura (fino a 6 metri), è possibile coltivare un’ampia varietà di colture. Ciò che ci distingue dagli altri produttori di sistemi di energia agro-solare è la grande innovazione tecnologica. La struttura è dotata di un sistema di piastre arrotolabili, trasparenti e altamente resistenti che vengono attivate automaticamente e digitalmente per proteggere le colture in caso di condizioni climatiche estreme.

Le pile sono interrate ad una profondità di circa un metro, con uno speciale sistema di ancoraggio per garantire la stabilità della struttura. In alternativa, le pile possono rimanere fuori terra, supportate da strutture in calcestruzzo rimovibili.”

Di seguito sono riportate alcune caratteristiche della protezione Agri-PV:

  1. I teloni trasparenti consentono alla luce di passare attraverso e resistere a raffiche di vento fino a 130 km all’ora;
  2. Le lame si aprono e si chiudono automaticamente, perché sono collegate alla stazione meteo;
  3. Nelle giornate di sole, i teloni rimangono chiusi, in modo che l’impatto ambientale e visivo sia minimo;
  4. I trattori possono guidare sotto la struttura e anche lavorare piante alte come gli ulivi;
  5. I teloni aperti aumentano la qualità del lavoro e aiutano i raccoglitori nei periodi più caldi dell’anno permettendo loro di lavorare a temperature gradevoli, anche grazie ad un sistema di atomizzazione dell’acqua refrigerata, con ugelli posti sui pali della struttura;
  6. L’acqua piovana viene raccolta in canali e diretta a vasche di recupero o serbatoi per limitare e ottimizzare il consumo di acqua;
  7. L’energia prodotta dai pannelli solari può essere immagazzinata in batterie di accumulo per scopi agricoli, fornita alla rete o utilizzata per alimentare altre tecnologie sotto i pannelli.

“Nei prossimi mesi sarà sviluppato a Lecce uno specifico Centro di Ricerca per la tecnologia dell’energia agro-solare per identificare futuri miglioramenti nella produttività e nella protezione delle colture, con una particolare attenzione alla digitalizzazione”, conclude Amato.

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