“BEETHOVEN, QUASI UNA FANTASIA”: IL DOCUMENTARIO A CURA DI STEFANO TREVISI

Racconto dedicato alla memoria di Marco Tamaro
TREVISO – Apertosi con i migliori auspici come l’anno internazionale beethoveniano, il 2020 ha visto naufragare le grandi celebrazioni europee per i 250 anni dalla nascita di quello che viene considerato il compositore più rappresentativo di una Europa nuova e piena di speranze: Ludwig van Beethoven (1770-1827).Anche la Fondazione Benetton aveva avviato la programmazione di un “Progetto Beethoven” poi sospesa a seguito delle disposizioni del governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, che hanno chiuso e silenziato le sale da concerto e i teatri.Nasce così Beethoven, quasi una Fantasia, un breve documentario in tre puntate, pensato anche per la distribuzione nelle scuole, che sarà trasmesso martedì 9, martedì 16 e martedì 23 febbraio alle ore 20.30 nel canale Vimeo della Fondazione Benetton Studi Ricerche, realizzato con la regia di Marco Pavan, in cui Stefano Trevisi, consulente per le attività musicali della Fondazione Benetton, racconta la vita di Beethoven, dal suo anno di nascita, il 1770, fino al termine di quello che gli studiosi chiamano “il secondo periodo” (1817).Attraverso la lettura delle lettere e dei diari del compositore e l’esecuzione di alcune pagine musicali selezionate, il racconto della vita di Beethoven si dipana come la storia di un ragazzo ricco di talento, che, nella Vienna patria europea della musica, trova il terreno più idoneo per far fiorire il suo genio. Una vita ricca di contenuti e di aneddoti che vengono narrati lungo il corso delle tre puntate in programma, con l’intenzione di celebrare, ma soprattutto di far conoscere, l’esistenza di Beethoven, fortissimamente connessa alla sua produzione musicale. Sullo sfondo, la tragedia della sua sordità che, se da un lato, negli anni, lo porterà gradualmente a un isolamento dalla realtà sonora, dall’altro, non gli sarà di ostacolo né per comporre, né per intrattenere relazioni personali, come testimoniato dai suoi Diari e dai suoi Quaderni di conversazione.Nella prima puntata scopriremo un Beethoven giovanissimo, la sua infanzia, la sua giovinezza, la sua famiglia “disastrata”, e il suo grande desiderio: quello di diventare un musicista. Un progetto in cui convoglierà tutte le sue forze, coadiuvato da alcuni mentori come il conte Waldstein che lo sosterrà fino al suo arrivo a Vienna.La seconda puntata è la storia della sua conquista della capitale europea della musica, che accoglie Beethoven come uno degli interpreti più talentuosi e ricchi di virtuosismo. Una storia piena di sorprese sul cui sfondo si muovono importanti personaggi, compositori come Haydn e Mozart, scrittori come Goethe.All’inizio della terza puntata ritroviamo un Beethoven che ha appena vergato di sua mano il famoso testamento di Heiligenstadt, rendendosi conto nel momento in cui stava scrivendo questa lettera con cui si voleva congedare dal mondo, meditando un suicidio, di essere chiamato dall’Universo a un destino più grande, quello di dare suono e vita a un’idea nuova diEuropa che si stava formando. Incontreremo un Beethoven nel pieno della sua creatività, siamo nel cosiddetto “periodo eroico”, che molto si avvicina a quella sua immagine leggendaria conosciuta dai più. Un compositore affascinato dalla figura di Napoleone, ma da cui ben presto verrà deluso, venendo Bonaparte a tradire, un po’ alla volta, quegli ideali di un’Europa unita e libera da certi vincoli politici in cui il compositore credeva.Il racconto si conclude nel 1815, anno del Congresso di Vienna che vede un cambio di rotta storico, e che Beethoven segna nelle sue lettere come uno degli anni fondamentali della sua vita.Il video–racconto, dedicato alla memoria di Marco Tamaro (1959–2020) che con grande entusiasmo aveva avviato il progetto, è stato girato nei luoghi della Fondazione Benetton Studi Ricerche, in particolar modo in quella casa Luisa e Gaetano Cozzi nella campagna di Zero Branco (Treviso), che è diventata negli anni un centro di incontro e scambio per musicisti e giovani interpreti da tutto il mondo.

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