Ca’ Sugana valuta di appellarsi al Consiglio di Stato TREVISO – Il Comune di Treviso sta attentamente valutando la possibilità di ricorrere in Consiglio di Stato contro le sentenze sui piani di recupero dell’ex Cinema Edera e dell’immobile Bosco Verticale in Restera. Il Tar infatti ha accolto le istanze di alcuni ricorrenti che contestavano altezza e volumi degli edifici, i cui progetti sono stati autorizzati dall’amministrazione comunale. Questa mattina a Ca’ Sugana si è tenuta una riunione in materia tra il vicesindaco Andrea De Checchi, l’assessore all’Urbanistica Linda Tassinari, l’Avvocatura civica e i tecnici: durante l’incontro si è ampiamente discusso degli elementi interpretativi e, considerata la complessità degli aspetti applicativi delle normative urbanistiche in questione, è stato stabilito che può risultare opportuno un secondo grado di giudizio.
«Questa mattina abbiamo valutato attentamente tutti gli elementi tecnici e ci riserviamo ulteriori approfondimenti su alcuni aspetti delle sentenze», spiega il vicesindaco Andrea De Checchi. «Le questioni giuridiche, processuali e urbanistiche sottese sono particolarmente complesse e, in alcuni punti, controverse tant’è che alcuni elementi sono già oggetto di attenzione da parte del Consiglio di Stato per contenziosi simili che riguardano altri Enti. Altri aspetti, invece, sono particolarmente dibattuti in giurisprudenza ed è per questo che può apparire opportuno, in esito a questi ulteriori approfondimenti, un secondo grado di giudizio. Risulta peraltro evidente che l’Amministrazione, nelle more del dipanarsi della vicenda giudiziaria, si riserva un’attenta analisi del bilanciamento degli interessi sottesi». «Spiace peraltro constatare», aggiunge De Checchi, «che da una complessa vicenda giuridica che nasce con l’Amministrazione precedente qualcuno voglia fare della sterile polemica politica incurante del fatto che alcuni quesiti che vengono ora posti, dovevano essere rivolti all’Amministrazione precedente della quale alcuni soggetti, oggi membri della minoranza, facevano parte».
