Rischio valanghe, grossa frana in Val di Zoldo
BELLUNO – Tregua al maltempo che ha investito in questi giorni il Veneto e ha visto fiumi e torrenti in piena, numerose frane, abitazioni allagate e cedimenti del terreno. Questo lo scenario degli ultimi giorni in regione, dove c’è ancora allerta rossa e sono previste nuove piogge. Il Governatore Luca Zaia ha chiesto lo stato di emergenza.La situazione è particolarmente complessa in Cadore, in provincia di Belluno. Nelle prime ore di ieri acqua e detriti hanno invaso la statale 51 di Alemagna nel tratto di Valesina di Valle di Cadore. Passo Cibiana è rimasto bloccato a causa di una colata detritica. Interrotta anche la Val di Zoldo a causa di una frana a Mezzocanale che ha invaso la carreggiata.Complicata la viabilità per Gosaldo, rimasto isolato a causa del crollo di un ponte nel quale è stato coinvolto anche un mezzo dei vigili del fuoco.Sono stati oltre 600 gli interventi eseguiti dai Vigili del fuoco in Veneto per il maltempo.A causa del rischio di frane e valanghe di questi giorni, Zaia ha invitato tutti i cittadini ad evitare di dirigersi verso il bellunese, dove collegamenti e viabilità sono in crisi per le piogge, nevicate e smottamenti. “E’ caduta più acqua che nel 2010 – ha affermato Zaia. Ora siamo in un momento di tregua, ma tornerà a piovere”.”C’è un elevato rischio di valanghe – ha affermato l’Assessore Bottacin – perché prima c’è stata molta neve, poi si è alzata la temperatura in modo anomalo per essere a dicembre, infine le temperature si sono abbassate ed è caduta altra neve. Perciò è necessario evitare gli spostamenti in montagna, verso il Bellunese.”Smottamenti importanti hano interessato la Strada provinciale 251 e la situazione in Val di Zoldo è la più preoccupante: ci sono strade ostruite da alberi caduti e dalla neve, frane e smottamenti. A Misurina sta riaprendo la viabilità e a Torri di Quartesolo, dopo l’esondazione di un canale, la situazione si sta pian piano normalizzando.
