PILLOLE DI GOLF/341: COME FUNZIONA LA QUALYFING SCHOOL?

Alla scoperta dei tornei che promuovono alle competizioni maggiori
TREVISO – Questa settimana andiamo a vedere da vicino come funziona la “Qualifying School”, la serie di tornei dell’Alps Tour che promuovono i talenti mondiali a ottenere la “carta” che permette di partecipare alle competizioni, e come sono regolate le classifiche nelle fasce superiori. C’è da dire intanto che quest’anno, con grande soddisfazione della FIG, le prove si fanno in Italia, dopo che per otto anni si erano svolte in Spagna. I giri hanno luogo su tre percorsi: al Golf Nazionale di Sutri, al Terre dei Consoli a Monterosi (VT), e al Parco de’ Medici a Roma. L’Alps Tour è un gradino sotto i grandi campionati, come il Challenge, l’European Tour, il PGA Tour; alle gare di qualificazione possono partecipare professionisti ma anche dilettanti.
A questa competizione 2020 partecipano i vincitori della Qualifying School dei tre anni precedenti, i primi 15 giocatori europei nella classifica del golf amatoriale al 21 ottobre 2020, i giocatori che hanno preso parte ai Campionati mondiali o europei di golf amatoriali maschili 2018, 2019, o 2020.
I giocatori iniziano con lo sfidarsi su due giri di 18 buche, intenti ad assicurarsi uno degli 86 posti a disposizione per accedere alla finale. Sono rappresentate 18 nazioni comprese Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia. Gli italiani sono 43.
Il primo stage si è svolto l’11 e 12 novembre su 36 buche in ogni percorso, con un massimo di 78 giocatori per Campo. Gli italiani che hanno superato queste prime prove sono stati: otto al Parco dei Medici, con leader Jordan Schmid (Svizzera); dieci al Golf Nazionale, con in testa l’austriaco Will Heffernan, e undici al Terra dei Consoli, con al comando lo spagnolo David Morago. In ognuna delle classifiche, c’è sempre stato un italiano tra i primi tre.
Ora si è passati alle finali su 54 buche. Nelle prime 36, i giocatori si sono alternati sui tracciati dl Terre dei Consoli e del Nazionale; nel turno conclusivo saranno impegnati al Golf Nazionale, dove si conosceranno i vincitori delle “carte”. Un po’ di cronaca:
-Nel primo giro delle finali disputate sui due percorsi del Nazionale a Sutri, e del Terre dei Consoli a Monterosi, entrambi par 72, è l’irlandese Simon Bryan a prendere il comando con 69 (-3), che realizza cinque birdie e due bogey. Ventotto anni, della contea di Wicklow, seppur disturbato da condizioni atmosferiche brutte, Bryan ha giocato bene, e ha avuto la meglio. Degli italiani in gara, il migliore è Alessandro Notaro, nono in classifica con 71 (-1). Sono in buona posizione anche Giovanni Craviolo e Federico Zucchetti, 13esimi.
Il gioco a Terra dei Consoli aveva subìto un ritardo di due ore per la nebbia, ma sono comunque riusciti a terminare prima del tramonto. C’è tuttavia da fare uno spareggio domani, perché su entrambi i percorsi ci sono giocatori in parità.
Nella seconda giornata è l’australiano Will Heffernan a salire in vetta con 135, a due lunghezze di vantaggio sullo statunitense Blaire McKeithen, che aveva un totale di 7 birdie, e sarebbe stato leader congiunto se non fosse stato per due bogey che lo han portato a 67 di giornata e un -7 generale. Tra gli azzurri il primo è Giovanni Craviolo, nono, con 142 (72 70, -2). ll taglio è arrivato a +7, con 16 dilettanti tra i 73 giocatori.
Le previsioni del tempo sembrano buone per domani: previsti cieli soleggiati e venti deboli.
Condizioni di gioco perfette con 20 ° C, sole e assenza di vento, nella finalissima al Golf Nazionale. Terminano al primo posto alla pari in tre, con 209 (-7): l’olandese Philip Bootsma, lo statunitense Blaire McKeithen e il dilettante francese David Ravetto. Precedono di un colpo l’inglese Jack Trewhitt e australiano Will Heffernan, leader dopo due giri.
Sono dieci i giocatori italiani, dei quali tre dilettanti, che si sono classificati tra i primi 36, e hanno ricevuto la ‘carta’ categoria 6, ossia a tempo pieno sul circuito: Federico Zucchetti, Andrea Martini (am), 12esimi con 216 (par), e altri 8 a scendere. Altri nove italiani (di cui tre amateur), in graduatoria tra i 37° e il 73° posto hanno ottenuto la ‘carta’ categoria 8, che dà loro la possibilità di giocare, ma qualche partita in meno. Come da programma, coloro che non hanno superato il taglio dopo 36 buche, tra cui 24 italiani, hanno un premio di consolazione: una ‘carta’ categoria 9, che per la stagione 2021 del circuito, qualche presenza sarà riservata anche a loro.
In totale, per la stagione dell’Alps Tour 2021, trentasei giocatori si sono assicurati le carte nella categoria 6, e trentasette nella categoria 8.
D’ora innanzi dovranno inseguire le competizioni via via più importanti, raggiungere un punteggio sufficientemente alto, che garantisca loro l’accesso automatico ai tornei. Più le gare sono importanti, maggiore è il numero di punti: I vincitori del Masters, del PGA Championship, dello US Open e del British Open ricevono 100 punti, i secondi classificati ne ottengono 60 e i terzi ne guadagnano 40. Il vincitore del Players Championship prende 80 punti. Un PGA Tour o un evento European Tour rende al vincitore 24 punti. Un minimo punteggio vien dato anche a tutti coloro che passano il taglio e completano i quattro giri di un Major.
C’è poi la classifica: è un biglietto da golf per i tornei più prestigiosi. Ad esempio, il Master accetta i primi 50 giocatori della classifica dell’anno precedente, più i primi 50 delle classifiche più recenti prima del Master. I primi 50 giocatori in classifica possono partecipare al British Open e al The Players Championship, l’US Open accetta i primi 60.
Nel golf mondiale esiste una formula matematica per valutare i migliori golfisti.
E dopo tutto questo, c’è un altro fattore non trascurabile: le sponsorizzazioni, a disposizione del professionista vincitore. Significano denaro, a volte molto denaro.
Paolo Pilla


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