Il Comune sarà commissariato fino a nuove elezioni CONEGLIANO – La crisi paventata è ora conclamata: 13 consiglieri comunali di Conegliano si sono dimessi, facendo così scattare la decadenza per legge dell’assemblea cittadina. L’amministrazione comunale verrà commissariata, fino alle prossime elezioni da fissare nel 2021, in anticipo rispetto alla naturale scadenza del mandato nel 2022.Dopo mesi di tensioni, dunque si è definitivamente sfaldata la compagine a sostegno del sindaco Fabio Chies: oltre ai nove consiglieri di opposizione di Pd e Cinque Stelle si sono recati dal notaio per presentare la rinuncia formale all’incarico anche quattro esponenti dell’ormai ex maggioranza di Popolari per Conegliano e Forza Italia, da tempo in rotta con il primo cittadino, peraltro coordinatore provinciale degli azzurri.La navigazione per l’amministrazione Chies, eletto nel 2017 con i voti del centrodestra unito, non è stata semplice fin dagli esordi. Come dimostrano due assessori cambiati in corsa, compreso il precedente sindaco Floriano Zambon a cui sono state tolte le deleghe. Il prologo dello stop finale, nel consiglio dell’altra sera quando la mozione di sfiducia al presidente dell’organo Bernardelli, accusato di “non imparzialità nell’esercio di una funzione di garanzia”, è passata con i consensi anche dei “ribelli”, confermando lo sfilacciamento della maggioranza.”Era davvero il momento meno opportuno, nel mezzo di un’emergenza sanitaria, non hanno avuto neppure il coraggio di presentare una mozione in Consiglio”, ha commentato Chies. A questo punto, a lui e alla giunta non resta che attendere la formalizzazione della decadenza e la nomina del commissario prefettizio a cui spetterà gestire il secondo Comune per abitanti della Marca fino al nuove elezioni.
