BIBLIOTECHE BELLUNESI APERTE E RESILIENTI

Facebook, attività a distanza e molto altro per fronteggiare il virus
BELLUNO – «Le difficoltà causate dalla pandemia hanno piegato le nostre biblioteche, ma non le hanno spezzate, facendole diventare un grande esempio di resilienza». È la voce di Alessandro Giacomin, bibliotecario di Sedico, che sintetizza il grande lavoro messo in campo dalla rete culturale in tutto il Bellunese. Le biblioteche della rete provinciale bellunese hanno infatti riaperto i servizi di prestito e restituzione già dal mese di maggio. E poi, nel corso dell’estate, in molte realtà è stato riattivato anche l’accesso agli scaffali, alle postazioni studio e pc, oltre alla partecipazione ad attività su prenotazione. Le biblioteche che attualmente non consentono l’accesso agli scaffali hanno comunque rimodulato l’offerta allestendo espositori ai lati del bancone con una nutrita selezione di libri, per adulti e per bambini, tra i quali anche molti nuovi acquisti effettuati grazie al contributo del Mibact nell’ambito del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, che ha portato nelle casse di 36 biblioteche bellunesi oltre 200mila euro per l’acquisto di pubblicazioni nelle librerie del territorio.
Per venire in soccorso agli studenti, in particolare a quelli universitari costretti a seguire l’università da fuori sede causa pandemia e penalizzati dal protrarsi della chiusura per lavori della biblioteca civica di Belluno, molte biblioteche si sono attrezzate per riaprire le aule studio e i servizi di consultazione in sede: la biblioteca civica di Feltre ad esempio ha implementato le postazioni studio disponibili agli utenti, mentre a Limana sono stati installati dei plexiglass tra le postazioni prenotabili, per garantirne la fruizione in sicurezza; a Ponte nelle Alpi nel periodo estivo erano disponibili alcuni tavoli studio nel giardino.
«Lo sforzo nella riapertura è stato finalizzato principalmente a rendere le biblioteche dei luoghi sicuri, adottando linee guida comuni a tutta la rete provinciale per la riapertura dei servizi – spiega il consigliere provinciale delegato alla cultura, Simone Deola -. Si è stabilito l’accesso contingentato, la quarantena di dieci giorni per i libri rientrati dal prestito, la sanificazione degli spazi, il distanziamento tra le postazioni oltre che, naturalmente, l’obbligo di indossare la mascherina e disinfettare le mani all’ingresso nei locali, incentivando la prenotazione di spazi e attività. La cultura è un mezzo fondamentale per ripartir. Lo è stato durante l’estate e lo sarà anche dopo questa ulteriore fase difficile che stiamo vivendo».
Il periodo di chiusura totale tra aprile e maggio, infatti, è servito a molti bibliotecari per ripensare i propri servizi e trovare strategie nuove da sfruttare anche con la riapertura: i canali social sono stati utilizzati per proporre visite virtuali ai luoghi della cultura, suggerimenti di lettura, iniziative culturali on-line.
La possibilità di avere a disposizione ogni mese due E-book, quattro film in streaming e una ricca edicola digitale nella quale poter sfogliare quotidiani e riviste è stata molto apprezzata dai numerosi utenti che hanno richiesto l’iscrizione gratuita al servizio Mlol di prestito digitale. Considerata l’importanza attuale di questo servizio fruibile a distanza si è anche pensato di facilitarne l’accesso: coloro che sono già utenti della rete possono richiedere l’iscrizione al servizio di prestito digitale inviando una mail alla loro biblioteca indicando nome, cognome, numero di tessera; mentre per coloro che non hanno ancora una tessera utente delle Biblioteche Bellunesi, alcune strutture hanno addirittura attivato il modulo di preiscrizione on-line a partire dal portale Bibel.
Molti appuntamenti fissi delle biblioteche, tra i quali quelli del progetto “Nati per leggere” e gli incontri dei gruppi di lettura, hanno potuto continuare a svolgersi a distanza, attraverso l’utilizzo di piattaforme on-line. Altri appuntamenti, approfittando della bella stagione, sono stati realizzati all’aperto, nei giardini interni alle sedi delle biblioteche, nei parchi e nelle piazze adiacenti, spazi nei quali le biblioteche hanno continuato a offrire attività laboratoriali per piccoli gruppi, letture animate, spettacoli di giocoleria e concerti.
Alcuni Comuni, ad esempio quello di Borgo Valbelluna e Ponte nelle Alpi, si sono attrezzati per arrivare agli utenti, con un servizio di prestito a domicilio e l’utilizzo di volontari, che potrà continuare anche al di fuori del periodo di emergenza, in particolare per le categorie fragili e per gli anziani. L’ingegno non è mancato nemmeno alle biblioteche di Alano e Quero Vas che hanno ideato l’iniziativa dei libri “Ri-dono” per mettere in circolo i volumi donati alle biblioteche come dei veri e propri premi di una caccia al tesoro.
Per informazioni e aggiornamenti sull’operatività dei servizi bibliotecari è sempre possibile contattare le biblioteche del territorio tramite i riferimenti e orari di apertura reperibili sulla pagina Biblioteche del portale Bibel (bibel.regione.veneto.it) o scrivere a [email protected]

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