TEMPESTA VAIA, DUE ANNI DOPO

Oltre 7 milioni per gli interventi di ripristino avviati dalla Provincia
BELLUNO – Sono una cinquantina gli interventi messi in campo dalla Provincia di Belluno a seguito della tempesta Vaia, direttamente o indirettamente connessi agli eventi meteo dell’ottobre 2018. Somme urgenze per ripristini immediati, ma anche progetti più vasti. Senza contare le operazioni rese necessarie dagli ulteriori episodi di maltempo (tra novembre 2019 e agosto 2020) che hanno aggravato i danni provocati da Vaia. Tra il 2019 e il 2020 sono stati investiti oltre 7 milioni di euro (gli interventi principali si trovano rendicontati nella tabella Excel allegata).
Mentre restano da portare avanti altri dieci progetti per 6,8 milioni di euro (attualmente non ancora finanziati). «Gli eventi meteo di quel fine ottobre 2018 hanno messo a dura prova il territorio. La risposta della macchina provinciale è stata rapida, nonostante la carenza di personale – commenta il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Massimo Bortoluzzi -. In tutti i casi in cui siamo intervenuti – su viabilità di accesso ad abitazioni o su paesi, frazioni e centri abitati – abbiamo cercato di lavorare per garantire non solo il ripristino dei danni, ma anche una messa in sicurezza che renda vivibili le cosiddette “terre alte”.
La montagna ha bisogno di questo. Abbiamo lavorato in sinergia con gli altri soggetti attivi per il ripristino, dalla struttura commissariale ai Comuni, in modo da integrare il più possibile gli interventi. Ricordo inoltre che all’indomani della tempesta la Provincia ha varato immediatamente una variazione di bilancio per 1,5 milioni di euro da mettere a disposizione delle prime opere edili. E a distanza di qualche settimana, a fine novembre, ha messo a disposizione delle Unioni Montane altri 4 milioni di euro».«La Provincia si è confermata ente erogatore di servizi per il territorio, a disposizione dei Comuni – conclude il presidente, Roberto Padrin -. A due anni dalla tempesta Vaia molto è stato fatto anche grazie alle risorse statali arrivate tramite il commissario Zaia; e molto rimane da fare, nella convinzione che la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio è fondamentale per la montagna e la gente che vi abita».
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