Gli italiani arrabbiati sono scesi in piazza in diversi luoghi per esprimere la loro insoddisfazione per le nuove misure contro il coronavirus. Ci sono state violente proteste in città come Torino e Milano.
A Milano, seconda città del paese, centinaia di persone si sono radunate presso la sede del Governo regionale. I manifestanti hanno lanciato pietre, fuochi d’artificio e bombe incendiarie. I manifestanti hanno distrutto anche il centro di Torino. Lì, tra le altre cose, le vetrine dei negozi hanno sofferto. La polizia è intervenuta e ha arrestato almeno dieci manifestanti a Torino e due a Milano. Ci sono state manifestazioni anche a Trieste e Napoli.
“Di gran lunga la maggior parte delle persone si è alzata in piedi a Napoli”, dice L’ex corrispondente Italia Donatello Piras di BNR Italia podcast. “Questo perché molti proprietari di ristoranti e imprenditori devono chiudere, alcuni sono sull’orlo del fallimento, molti imprenditori hanno appena superato l’ultima ondata e sono già in vena. C’è anche violenza da parte del nucleo duro dei sostenitori del Calcio, alimentato da partiti di estrema destra che mobilitano le persone sui social media”.
I manifestanti sono arrabbiati per l’inasprimento della politica di incoronazione del governo. Si avvicinò con le misure più severe dalla fine del blocco a livello nazionale il Lunedi. Alberghi e ristoranti devono chiudere alle 18 e gli edifici pubblici come piscine, cinema e teatri devono essere chiusi completamente per il momento.