Comune e Rfi firmano il protocollo per la riqualificazione
TREVISO – Oggi è una porta d’accesso non all’altezza, diventerà il miglior biglietto da visita della città. La stazione ferroviaria di Treviso cambia volto. Dopo due anni di confronti e riunioni, Comune e Rfi, la società che gestisce le infrastrutture ferroviarie italiane, hanno firmato il protocollo per la riqualificazione dell’intero compendio dello scalo. Non un protocollo destinato a rimanere nel cassetto, avverte il sindaco Mario Conte apponendo la firma insieme a Sara Vincenzoni, direttore Stazioni di Rfi, ma un vero contratto operativo destinato a segnare il futuro di un intero quadrante cittadino. Dieci milioni di investimento, 7,1 dall’azienda, 2,2 dall’amministrazione municipale, più le tasse, i lavori partiranno entro metà 2021 per concludersi, secondo previsioni, nel 2022. Verrà dunque restaurato l’edificio principale e la zona delle banchine sui binari, ripensando parte degli ambienti interni per attività commerciali, servizi a favore dei viaggiatori, ma anche esposizioni di prodotti tipici da comprare on line o persino la possibilità di un ambulatorio di quartiere. Ma l’intervento maggiore sarà l’area antistante: verrà ampliata la zona pedonale, eliminando la corsia per le auto (che potranno fermarsi nell’attuale ricovero per le biciclette), ricavando una piccola piazzetta e aumentando il verde. Risistemato il sottopasso pedonale, con nuove tettoie per gli accessi e ascensori, creato un limite di 30 km/h nel tratto di strada di fronte, riposizionate le fermate degli autobus e dei taxi. Fiore all’occhiello, la velostazione: uno spazio interno per la custodia e il noleggio delle biciclette.Una rivoluzione all’insegna dell’intermodalità, cioè la connessione tra più forme di trasporto, ha definito il progetto il vicesindaco Andrea De Checchi, che ha la delega alla mobilitàInserito in un piano nazionale di Rfi da 3 miliardi e mezzo di euro per 600 sedi, l’intervento punta a saldare la stazione al resto del tessuto urbano del centro. Sistemata la parte rivolta verso il centro, ci si concentrerà anche sul lato opposto, quello che si affaccia sul quartiere di San Zeno.
