Vicenza, il “caso Cicero” commentato dal Psi

Vicenza – Il Bocciodromo è caduto nel tranello mediatico teso dall’assessore Cicero, che si affaccia al balcone ed alza il braccio, rispondendo con un’allusiva fotografia dello stesso assessore “capovolto” pubblicata su internet. Scaramucce che preoccupano, poiché possono dare la stura ad atti sostanzialmente più gravi. Il Psi vicentino guarda ad esempio con preoccupazione alla richiesta di sfratto anticipato dello stesso Bocciodromo, una realtà culturale importante per la città.

Impedire l’espressione di un pensiero che non si condivide, seppure con mezzi legali, non è accettabile. Il Psi di Vicenza non può condividere la proposta dell’assessore Giovine di chiudere in anticipo sulla scadenza del contratto il Bocciodromo. E’ evidente infatti come si tratti dello strascico di polemiche passate, di un’ostilità preconcetta nei confronti di tutto ciò che va oltre una comoda sinistra di facciata o forse dell’incapacità di confrontarsi con chi la pensa in maniera diversa.

Immagini capovolte sui social media, braccia alzate, calendari e bottiglie di vino col faccione del duce negli uffici pubblici, sono segnali preoccupanti di ignoranza o quantomeno di superficiale incompetenza, che non devono essere trascurati. Il Psi della provincia di Vicenza ne segnala oggi e da tempo la pericolosità.

Gianluca Capristo – Vicesegretario Psi per la provincia di Vicenza

vicenzareport.it

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