TERMOSCANNER IN CAMERA DI COMMERCIO PER MISURAZIONE A TAPPETO DELLA TEMPERATURA

Al via uno studio epidemiologico con l’università
TREVISO – Due super termoscanner per una misurazione della temperatura corporea su larga scala. Verranno installati nelle sedi della Camera di commercio, in piazza Borsa a Treviso e in piazza Santo Stefano a Belluno, nei prossimi giorni. Serviranno per i dipendenti e per gli utenti degli uffici, ma potranno essere utilizzati anche da altri cittadini. Si pensa ad esempio di metterli a disposizione, grazie ad una specifica app e particolari convenzioni, anche dei negozi della zona, che potrebbero così usarli per verificare i propri clienti evitando di dotarsi di appositi strumenti. Non solo, i dati, in forma anonima, verranno elaborati nell’ambito di un progetto di monitoraggio dell’università di Padova.La Camera si riscopre sempre più smart. Durante il lockdown, 122 dipendenti su 132 hanno lavorato in smart working, dalle proprie abitazioni. Alcuni sportelli virtuali hanno dimostrato un’efficienza anche maggiore rispetto alla versione fisica, tanto che l’esperienza potrebbe proseguire in futuro, anche una volta terminata l’emergenza Covid. In questo modo si potrebbero anche liberare spazi nello storico immobile di piazza Borsa, in vista della riqualificazione da progettare dopo il macanto trasloco alla Cittadella delle istituzioni all’Appiani.
Intanto l’ente camerale rafforza la sua azione sul fronte del sostegno all’accesso al credito per le imprese: in tre giorni, il bando per i contributi per coprire i costi per i prestiti con garanzia statale ha già raccolto 173 domande, per 430mila euro richiesti e 350mila erogabili. La dotazione del fondo, lanciatop lunedì, è di 415mila euro, ma a stretto giro verrà incrementata con un altro milione. “Non si tratta di un click day – precisa il presidente Mario Pozza – continueremo a raccogliere le domande, che verranno finanziate con la prossima variazione di bilancio”. La Camera sta ricevendo anche molteplici richieste di informazioni: un segno del fabbisogno di liquidità del sistema produttivo, ribadisce Pozza: “Perchè nonostante i tanti annunci altisonanti, in concreto alle imprese è arrivato anche ben poco”.
La giunta camerale ha deliberato anche lo stanziamento di tre milioni di euro per potenziare il capitale di rischio dei confidi del territorio: grazie all’effetto moltiplicatore, queste risorse di tramutano in garanzie potenziali per 24 milioni di euro, l’intero importo dei prestiti potrà così essere garantito, anche nella percentuale non rientrante nelle garanzie statali. Altri tre milioni, due dalla Regione e uno dalle Cciaa venete, invece, verranno distribuiti, a loro tramite bando, per allegerire i costi sostenuti dalle ditte per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri strumenti per un rientro al lavoro in sicurezza.
 

 

 


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