EMERGENZA COVID NEI CENTRI PER ANZIANI, NASCE L’OSSERVATORIO TREVIGIANO

Siglato protocollo tra sindacati, Ulss, coordinamento delle case di riposo
TREVISO – Nel contesto emergenziale dettato dall’epidemia da Covid-19 nasce l’Osservatorio provinciale sulle strutture residenziali per servizi anziani, composto dall’ULSS  2 Marca Trevigiana, dai Presidenti dei Comitati dei Sindaci ULSS 2, dalla rappresentanza dei Direttori dei Centri di Servizio e dalla rappresentanza delle parti sociali CGIL CISL UIL della provincia di Treviso. L’obiettivo è collaborare, nei rispettivi ruoli, per monitorare la situazione, indicare i problemi che emergono e proporre soluzioni da sottoporre all’attenzione e alla fattibilità della direzione dell’ULSS e delle strutture residenziali per anziani. Le parti, siglando il protocollo che costituisce l’Osservatorio, evidenziano che la necessità in questo momento è il contrasto all’ulteriore diffusione dell’epidemia all’interno delle strutture, nell’ottica di tutela della salute degli ospiti e dei lavoratori, indipendentemente dal rapporto di subordinazione e dalla tipologia contrattuale. L’ULSS si impegna a comunicare ai partecipanti, periodicamente con aggiornamenti quindicinali e tempestivamente in caso di necessità, i dati di prevalenza sulla diffusione dell’infezione, la sintesi delle azioni svolte in applicazione del “Piano di Sanità Pubblica”, la ricognizione sulle attività alternative ai Centri Diurni per anziani, compresi i Centri Sollievo, e sui piani di riorganizzazione quando sarà prevista la ripresa delle attività, le modalità di coinvolgimento e presenza dei famigliari, la situazione e il rapporto dei Medici Medicina Generale con le strutture servizi anziani. Da questa fotografia il confronto tra le parti mira a focalizzare l’attenzione sulle strategie finalizzate a circoscrivere i casi di infezione nelle strutture residenziali per anziani e individuare le migliori azioni per tutelare ospiti e personale negativo e al contempo a gestire i pazienti positivi in ambienti protetti con personale professionalmente preparato. Sotto la lente di ingrandimento, anche grazie alla partecipazione dei Presidenti dei Comitati dei Sindaci anche la situazione degli anziani soli e di quelli con malattie croniche, che richiede l’ampliamento dei servizi infermieristici e medici rivolti alla domiciliarità; così come di quelli distrettuali, per migliorare e integrare il sistema di prevenzione, cura e riabilitazione a livello territoriale. “Dare vita a un Osservatorio che vede la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti del settore della residenzialità degli anziani, dalla Sanità alle Istituzioni, dai vertici degli Enti gestori alle rappresentanze sindacali, è un risultato, primo in Veneto, e un punto di partenza. Abbiamo gettato le basi per fare sistema e gestire al meglio il proseguo della fase emergenziale, per quando riguarda la tutela della salute di anziani e di lavoratori, guardando contemporaneamente al miglioramento e alla maggiore integrazione dei servizi nel prossimo futuro – affermano le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL provinciali di Treviso”. “In questa delicata fase – sottolinea il Coordinamento provinciale dei Centri Servizi Anziani di Treviso –, mentre si registra la ripartenza delle attività produttive e si mitigano le limitazioni alla circolazione delle persone, è indispensabile tenere alta la guardia e tracciare percorsi condivisi e specifici per ogni realtà, che facciano tesoro dell’esperienza di tutti verso l’obiettivo comune di lasciare fuori dalle strutture il contagio”. “L’attivazione dell’Osservatorio Provinciale sulle strutture residenziali per gli anziani – sottolinea il direttore generale dell’ULSS 2 , Francesco Benazzi – è frutto della sinergia tra le varie componenti del Territorio e coloro che, quotidianamente, si occupano degli anziani nella nostra provincia, in una logica di massima collaborazione e trasparenza. L’Osservatorio rappresenterà, per tutte le componenti che ne fanno parte, un utile e costruttivo momento di confronto e di condivisione non solo sull’emergenza in corso ma, anche, sulle principali tematiche relative ad alcune delle fasce più fragili della nostra popolazione”.     “La firma del Protocollo d’Intesa – ha dichiarato il presidente della Conferenza dei sndaci dell’Az. ULSS 2 Paola Roma, insieme alle presidenti del comitato dei sindaci del Distretto di Pieve di Soligo, Lisa Tomasella, e del Distretto di Asolo, Annalisa Rampin – è frutto di un accordo tra Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana e con il Coordinamento dei Centri Servizi per anziani della Provincia di Treviso che mira a costituire un Osservatorio provinciale sulle strutture residenziali per anziani, ma non solo vuole andare oltre la fase strettamente legata all’emergenza COVID-19 dandosi il compito di condividere strategie e soluzioni per i servizi già in essere, quali per citarne alcuni l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) o il servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) e obiettivi di interezione con le fasce più deboli, che rientrano a pieno titolo nella programmazione dei Piani di Zona che vede ULSS e Conferenza dei Sindaci impegnati nell’attivazione dei Tavoli Tecnici propedeutici alla predisposizione dei Piani stessi. Siamo consapevoli che ci aspettano sfide importanti: ma stiamo lavorando con un forte spirito di squadra e collaborazione, ponendo al centro le istanze dei  94 comuni dell’Azienda Ulss2”.


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