PRIMA VITTIMA DEL VIRUS A FARRA DI SOLIGO: SI È SPENTO GILDO ANDREOLA

Padre del vicesindaco e del capogruppo degli Alpini
FARRA DI SOLIGO – Farra di Soligo deve registrare la prima vittima per le complicanze del coronavirus: è  Ermegildo Andreola, spentosi domenica sera all’ospedale di Vittorio Veneto a 94 anni. “Gildo”, come era conosciuto da tutti, era il padre di Michele, vicesindaco dell’amministrazione comunale di Farra, e di Claudio, capogruppo del locale gruppo Alpini.Dopo il servizio militare, Gildo Andreola aveva vissuto per dieci anni in Svizzera e, poi una volta tornato in patria, aveva lavorato come falegname in un’azienda di Sernaglia della Battaglia. Era stato anche tra i fondatori dell’associazione emigranti di Farra.
I familiari, ora in isolamento, spiegano che non aveva malattie pregresse: un mese e mezzo fa aveva sofferto per una polmonite, ma era del tutto guarito. Lunedì scorso gli era salita la febbre e mercoledì era stato ricoverato a Conegliano con difficoltà respiratorie: gli era stata diagnostica una polmonite bilaterale e, poi, era stata accertata la positività al coronavirus, con il trasferimento al Covd center di Vittorio Veneto, dove purtroppo è spirato.
Anche il sindaco Mattia Perencin e tutta l’amministrazione comunale hanno manifestato il proprio cordoglio per la scomparsa: “Gildo Andreola se ne è andato in pochissimi giorni sconfitto da un “mostro” che si chiama con un nome quasi impronunciabile e che, purtroppo, ormai stiamo conoscendo: Covid-19 o Coronavirus”, scrive Perencin.
“Non avrei mai pensato – continua il sindaco – che proprio Farra aggiungesse il suo nome o il nome di un qualsiasi altro nostro concittadino a quel lungo elenco di persone che sono morte e che continuano a morire per questo subdolo virus. Gildo, che ho avuto la fortuna di conoscere in questi anni, era una persona semplice, positiva e di compagnia era una delle ultime memorie storiche rimaste a Farra, apparteneva a quella generazione che ha fatto grande l’Italia, una di quelle persone che le nuove generazioni dovrebbero prendere come esempio”.
“Per sconfiggere questo mostro dobbiamo rispettare le regole e tenere alta la guardia – conclude Perencin -. Questo mostro lo dobbiamo combattere con tutte le nostre forze e l’arma che dobbiamo usare siamo soltanto noi stessi”.

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