LA SCUOLA DI REPORTAGE NON SI FERMA E CONTINUA ONLINE

Tra i temi trattati anche l’emergenza Covid-19
TREVISO – L’emergenza coronavirus non ferma la scuola di reportage partita a metà febbraio a Treviso, con la prima lezione tenuta dalla tutor Lisa Iotti, giornalista d’inchiesta del programma di Rai 3 “Presa diretta” proprio poche ore prima della deflagrante notizia del primo contagiato in Italia.Nonostante la situazione che pesa come un macigno su tutte le attività, i contatti si sono trasferiti su Skype, via mail, nelle chat di WhatsApp grazie ad una triangolazione tra le giornaliste di Rai3 (oltre a Liusa Iotti, il corso vede il contributo in docenza anche di Eleonora Tundo, sempre giornalista di Rai), gli studenti e i coordinatori della scuola Antonio Barzaghi e Maria Rosaria Nevola.L’imperativo è sempre lo stesso: raccontare col cuore, dare un taglio umano ai fatti, mostrarli anche da prospettive tralasciate dai tg o dai programmi di approfondimento. “Da te, da voi- ha suggerito agli studenti Lisa Iotti – abbiamo bisogno di anima”. Ed è inevitabilmente l’emergenza Covid-19 uno degli argomenti trattati da un gruppo di lavoro, partendo dal terribile bilancio delle vittime anche a Treviso per arrivare però al racconto di storie: com’è cambiata la vita dei ragazzi con l’arrivo della pandemia, qual è il significato oggi delle parole “relazione” e “sociale”.Tutti aspetti di questo tema fortemente caldeggiati dalle tutor. Sono una cinquantina gli studenti che hanno scelto volontariamente di partecipare al corso. Provengono da cinque scuole della Marca: Liceo Duca degli Abruzzi, Istituto Tecnico Riccati, Istituto Palladio, Liceo Artistico tutti di Treviso e Liceo Levi di Montebelluna.Oltre al coronavirus, gli altri gruppi di lavoro stanno affrontando temi sociali di forte attualità e anche problematiche locali e tra questi la crisi dei negozi in città legata al commercio online aggiornata per gli effetti dell’odierna pandemia e il legame salute mentale-social.Ricordiamo che la Scuola è nata grazie al sostegno dei Comuni di Salgareda Ponte di Piave, Treviso e della Regione Veneto in seno al Premio Parise, giunto quest’anno alla quarta edizione. Si tratta di un appuntamento di incontro e confronto aperto a giornalisti di tutta Italia e che premia i resoconti giornalistici che documentino eventi, luoghi o situazioni attraverso parole e immagini che abbiano per la loro natura descrittiva anche valore di testo interpretativo. Il Premio nasce anche con l’intento di ricordare Goffredo Parise, il grande scrittore veneto autore di indimenticabili reportage.Nella Cerimonia di premiazione del 26 settembre al Teatro Comunale di Treviso con la presenza delle due giornaliste verranno consegnati agli studenti i diplomi di partecipazione e verranno proiettate clip dei reportage.
Gli organizzatori hanno come obiettivo anche quello di far trasmettere gli interi reportage sulle emittenti regionali.Dorotea Rosso  

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