“NON CI SONO VITE DI RISERVA”: A VILLORBA UN PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE

La Polizia locale nelle scuole per spiegare, anche con fiabe, le regole della strada
VILLORBA – “I recenti fatti di cronaca nera stanno evidenziando sempre più quanto la maleducazione stradale sia ancora una volta causa principale di morte per i giovani. Non è killer la strada, ma il micidiale mix di compor-tamenti che si fonda sulla mancanza di rispetto”, dice Francesco Soligo, assessore al Sociale e all’Istruzione di Villorba. “Rispetto delle regole in primis e rispetto per la vita altrui: non ci si può distrarre per leggere un messaggio arrivato sullo smartphone, non solo in auto, ma anche come pedone e ciclista, non si può viaggiare in auto senza allacciare le cinture di sicurezza sia davanti sia dietro. Non ci sono vite di riserva come nei videogiochi e le conseguenze di un incidente possono andare oltre la morte, segnando in negativo l’esistenza di più famiglie e avere ripercussioni, troppo spesso taciute, per l’intera collettività. Il progetto di educazione stradale di Villorba in corso con il supporto e la supervisione del Comando della Polizia Locale, ha proprio lo scopo – continua Francesco Soligo – di intervenire e cercare di correggere i comportamenti coinvolgendo i giovani dalla scuola d’infanzia per arrivare sino alle medie, perché diventino essi stessi testimonial dei comportamenti corretti da seguire anche all’interno delle proprie famiglie”. In concreto tra la fine di novembre e il 20 dicembre scorso la Polizia Locale ha già incontrato (e ne incontrerà altre nel corso del 2020) alcune classi delle scuole primarie con un crescendo di informazioni e messaggi, sotto forma di fiabe e filmati, tarati in base all’età: partendo dal tema del riconoscimento della segnaletica stradale, passando per la distinzione di forme e colori della segnaletica verticale, per poi imparare l’attra-versamento pedonale con una prova pratica di passeggiata sul territorio e quindi comprendere le regole che deve seguire il pedone prima di affrontare (nelle classi quinte) cosa significhi condurre una bicicletta. L’educazione stradale riservata agli studenti delle scuola media, anche in questo caso la Polizia Locale ha incontrato i primi gruppi, segue lo stesso schema di informazione progressiva in base all’età: con le classi prime si pone l’attenzione sui pericoli e rischi connessi alla circolazione di pedoni e ciclisti, con le seconde ci si avvicina al tema della conduzione del motorino e del corretto utilizzo del casco, infine con gli studenti dell’ultimo anno si procede ad un’analisi analisi dei fattori che sono alla base degli incidenti stradali.

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