VIGILI DEL FUOCO DELLA MARCA, 16 INTERVENTI AL GIORNO NEL 2019

Il bilancio dell’annata del comando provinciale
TREVISO – Poco meno di seimila interventi da gennaio. Anche il 2019 è stato un anno impegnativo per i vigili del fuoco di Treviso: in media, 16 operazioni al giorno.
L’approssimarsi della ricorrenza si Santa Barbara, patrona del corpo, è l’occasione tradizionale per un bilancio da parte del comandante provinciale Giuseppe Lomoro. L’ambito principale rimane, naturalmente, lo spegnimento di incendi: 1.160 casi. La capillare opera di prevenzione e la formazione degli addetti nelle aziende ha comunque consentito di ridurre il totale, rimangono una quindicina di eventi di maggior portata. Come nel rogo della Sidernorio di Riese Pio X, la capacità dei vigili del fuoco di concentrare rapidamente tutte le forze disponibili, anche con il supporto di colleghi delle province limitrofe, ha consentito di limitare le conseguenze.
Oltrea a 602 soccorsi a persone, 141 fughe di gas, 1.020 aperture di porte in situazioni di rischio per i residenti, sempre più spesso i pompieri sono chiamati a prestare la propria opera in seguito al maltempo: 773 gli interventi di questo tipo nell’ultimo anno. Non si è verificato, fortunatamente, un disastro come la tempesta Vaia, ma diverse calamità di entità minore. E l’ultima ondata di maltempo ha provocato anche una singolare conseguenza: almeno una cinquantina i pali delle linee telefoniche divelti dal vento e spesso caduti sulle strade. Per questo dai vigili del fuoco giunge un appello ai gestori ad attuare una più attenta manutenzione.
Insieme al Suem e alle forze dell’ordine, i vigili del fuoco trevigiani sono stati impegnati anche in 740 incidenti stradali. Un numero troppo elevato, rimarca il comandante, “perché quando dobbiamo intervenire noi, significa che l’incidente è piuttosto grave”
Ogni intervento dura in media poco più di 59 minuti. E gli operatori trevigiani si confermano tra i più veloci a giungere sul luogo dell’emergenza: tra i 15 e i 16 minuti, ben al di sotto dello standard di 20 minuti fissato a livello nazionale.
E poi vanno considerati i corsi di formazione, interni e per gli esterni, le verifiche di prevenzione anti-incendi, le attività di polizia giudiziaria, nonché l’opera di sensibilizzazione e promozione delle cultura della sicurezza, in particolare verso i più giovani: nel 2019 sono stati oltre 7mila i bambini e gli studenti coinvolti, con iniziative amatissime come Pompieropoli o le visite alle caserme.
Nella Marca, operano 353 vigili in servizio permante più 87 volontari, con 59 mezzi a disposizione. Sono suddivisi tra il quartier generale di Treviso e i distaccamenti di Conegliano, Vittorio Veneto, Montebelluna, Castelfranco, Motta di Livenza e all’aeroporto Canova: per quest’ultimo è finalmente partita la progettazione per la nuova sede.
Unico rilievo, l’età media, di uomini e veicoli, è abbastanza alta. Per far fronte ai pensionamenti il ministero ha già disposto un aumento degli straordinari e dei volontari, ma dal comando attendono anche rinforzi più stabili. Perchè il lavoro, per i vigili del fuoco della Marca, non manca di certo.

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