LE IMPRESE AMBASCIATRICI DELLE COLLINE DEL PROSECCO UNESCO

Al via un corso per formare gli operatori a comunicare il territorio
PIEVE DI SOLIGO – Le imprese del territorio “ambasciatrici” delle Colline del Prosecco diventate Patrimonio dell’umanità. Per questo saranno debitamente formate e preparate, per raggiungere quasi una sorta di patentino “Unesco”.
Il progetto è stato presentato ieri a Pieve di Soligo, comune capofila. Coinvolge 15 Comuni del Coneglianese (ma è stato discusso al tavolo Ipa dei 30 comuni della Sinistra Piave), è promosso da Ascom-Confcommercio, sostenuto dalla Fondazione Marca Treviso e dall’Ogd, si avvale della collaborazione del Ciset, della Regione e dell’Unpli, prende spunto da esperienze analoghe condotte nelle Langhe. A breve, interesserà anche la zona di Valdobbiadene.
La premessa di fondo è chiara: il riconoscimento delle colline a patrimonio dell’Unesco porta vantaggi, nuovi flussi turistici e cambia l’identità di un territorio: per essere all’altezza del prestigio, occorre prepararsi.
“Il 2020”- ha spiegato Paolo Alpago, responsabile della formazione di Ascom-Confcommercio – si apre con questa opportunità formativa che parte dalla centralità e dall’unicità del paesaggio ed insegna a comunicare tutte le potenzialità, trasmettendo orgoglio e senso di appartenenza”.
Federico Capraro, presidente di Ascom-Confcommercio ha ribadito come “l’accelerazione impressa dalla nomina, richiede una nuova assunzione di responsabilità ed una rinnovata consapevolezza. L’orizzonte si sposta velocemente ed è fondamentale capire cosa significa vivere e fare impresa all’interno di questo territorio. Il progetto è una proposta concreta che consente di passare dalle parole ai fatti”.
Per Alessandro Martini, direttore della Fondazione Marca Treviso, il capitale umano, la capacità di stabilire relazioni nuove coi turisti, “faranno la differenza in un territorio in cui sarà vincente l’informazione diffusa, proveniente dai diretti protagonisti”.
L’intero progetto prevede 7 moduli formativi, da un minino di 4 ore ciascuno ad una massimo di 45 ore per la parte linguistica, sarà organizzato in orari compatibili con le esigenze dei partecipanti. Per ottenere il “patentino” di ambasciatori bisogna frequentarne almeno quattro. Si studierà con gli esperti del Ciset e si esamineranno altri casi “Unesco”: web, piattaforme, identità, accoglienza, caratteristiche, bellezze, valorizzazione, esperienzialità. In aula si approfondiranno tutte le parole chiave del “nuovo turismo” per vincere la sfida dello sviluppo economico integrato.

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