MARATONINA DI SAN BIAGIO NEL SEGNO DI ZANATTA E MAZZUCCO

Quasi 500 al via nonostante il meteo incerto

SAN BIAGIO DI CALLALTA. Parla italiano, l’edizione inaugurale della Maratonina di San Biagio. Il grande favorito della vigilia era Samuel Ndungu Mwangi, presentatosi a San Biagio di Callalta (Treviso) con un record personale di 1h00’42” (2018) che avrebbe dovuto metterlo al riparo da qualsiasi sorpresa, e invece alla fine ha festeggiato il trevigiano dell’Atletica Casone Noceto, Paolo Zanatta, arrivato al traguardo in 1h07’40”. Argento per un altro atleta della Marca, Giacomo Esposito (Tornado, 1h08’07”), e solo bronzo per Mwangi, che non ha fatto meglio di 1h08’26”. “Mwangi ha fatto il ritmo per gran parte della gara – spiega Zanatta, classe 1982, ex azzurro del cross -. Il gruppo di testa, che inizialmente comprendeva anche Avon e Spinazzè, si è ridotto a tre unità: io, Esposito e Mwangi. Poi, ad un chilometro dal traguardo, in corrispondenza del cavalcavia che tornava ad immettere sulla Postumia, ho provato allungare e nessuno mi è venuto dietro. Non sono al top, credo di avere un po’ d’influenza, ma oggi meglio di così non poteva andare. L’organizzazione? Ottima. Complimenti a Silvano Tomasi e ai suoi collaboratori. Oltre che bello, il percorso è scorrevole. Credo che questa manifestazione potrà crescere molto in futuro”. La gara è stata incerta anche al femminile, dove alla fine è prevalsa, un po’ a sorpresa, la 19enne Sara Mazzucco (Atletica Dolomiti), bellunese di Ponte nelle Alpi. Alla seconda esperienza sulla distanza, la Mazzucco ha chiuso in 1h22’55”, abbassando di oltre due minuti il tempo realizzato un anno fa a Vicenza e vincendo la sfida con l’esordiente Eleonora Lot (Atl. Ponzano), arrivata al traguardo in 1h23’11”. Terza, in 1h25’01”, un’altra bellunese, Francesca Tonin (Tornado). Quasi 500 gli atleti al via in una mattinata fredda e piovosa. Il percorso, dopo la partenza dagli impianti sportivi di Via Olimpia, si è snodato attraverso le frazioni di Rovarè, Sant’Andrea di Barbarana, Fagarè e Cavriè. A Fagarè anche il suggestivo transito davanti al Sacrario Militare dove riposano i resti di circa 10.000 soldati caduti, tra il 1917 e il 1918, nelle battaglie sul Piave che segnarono l’epilogo della Prima Guerra Mondiale. Qualche apprensione perché la gara passava accanto a dei corsi d’acqua fortemente ingrossati dalle piogge degli ultimi giorni, ma alla fine è filato tutto liscio. Applausi per gli organizzatori dell’Atletica San Biagio che, grazie al supporto dell’amministrazione comunale, ha curato al meglio la regia di una mezza maratona che promette di diventare un appuntamento tra i più classici dell’autunno veneto.

 


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