Venezia – “Massima solidarietà al lavoratore di origine capoverdiana colpito da un piombino sparato con un fucile ad aria compressa, un episodio gravissimo, da Far West. Cittadini e istituzioni dicano no alla cultura delle armi”. Sono parole del consigliere regionale Piero Ruzzante, di Liberi e Uguali, a commento di quanto è avvenuto giovedì, a Cassola, dove un operaio di origine africana è stato ferito da mentre lavorava a sette metri d’altezza su una pedana mobile.
Ruzzante ha anche presentato al consiglio regionale veneto una risoluzione su tutto questo, nella quale si esprime solidarietà al lavoratore ferito e una ferma condanna ad ogni forma di aggressione, specie se determinata da motivi di carattere razziale. “La penso come il Presidente della Repubblica – ha sottolineato -: è inaccettabile che si cada in una sorta di Far West dove uno si affaccia al balcone e spara. Questa è una barbarie, io credo invece nel rispetto per la vita umana e per il lavoro”.
“La vittima, ancora una volta, è un lavoratore con la pelle scura – ha aggiunto Ruzzante – in un ennesimo episodio frutto di un clima d’odio e di razzismo, che riguarda sempre più anche i luoghi di lavoro. Basti pensare al fenomeno del caporalato in agricoltura, oppure, in altri ambiti, alle selezioni del personale basate anche su criteri razzisti. E non è un caso che gli incidenti sul lavoro colpiscano spesso proprio i lavoratori immigrati. Faccio mio l’appello della Cgil del Veneto e chiedo a tutti i cittadini di condannare una deriva di questo genere, a partire dai miei colleghi ai quali chiedo di sottoscrivere e votare la risoluzione di Liberi e Uguali nel prossimo consiglio regionale”.
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