Pfas, passo avanti in Europa, ma si poteva fare di più

Bruxelles – Un massimo di 0,10 microgrammi per litro per ogni singolo Pfas e un massimo di 0,30 microgrammi per litro di Pfas totali (Pfos, Pfoa e altri). E’ questa l’indicazione che viene dall’Europa per quanto riguarda la presenza, nell’acqua che beviamo, di sostanze perfluoro alchiliche, almeno secondo il voto espresso ieri in Commissione ambiente e sanità pubblica sulla revisione della Direttiva europea sulle acque potabili.

“I limiti votati in commissione – ha commentato l’europarlamentare veneta Mara Bizzotto, capogruppo della Lega – sono un punto di partenza, soprattutto se consideriamo la totale assenza di limiti che finora aveva caratterizzato la direttiva europea e le altre proposte peggiorative che erano al voto. Noi abbiamo lottato per limiti pari a zero, con i miei emendamenti, e continueremo la nostra battaglia nell’aula del Parlamento Europeo, a Strasburgo, dove la nuova direttiva approderà per il voto nella plenaria del 22 e 25 ottobre”.

“Caduti gli emendamenti Pfas zero e presentati tre testi di compromesso – ha spiegato Bizzotto -, abbiamo dato il nostro appoggio al compromesso che prevedeva i limiti più bassi di Pfas. Il nostro voto, che si è aggiunto a quelli dei Liberali, dei Verdi e dei Socialisti, ha scongiurato che fosse approvato un testo di gran lunga peggiore, con livelli Pfas molto alti. E così è passato almeno il testo che si avvicina di più ai limiti messi dalla Regione Veneto. Il risultato più importante è comunque la possibilità, per ogni nazione, di fissare limiti ancora più bassi. L’Italia quindi, potrà decidere di diminuire ulteriormente i livelli di Pfas rispetto a quelli contenuti nella nuova Direttiva Ue”.

“Se la Commissione avesse votato i miei emendamenti Pfas zero sarebbe stato meglio – continua l’eurodeputata –, però, considerati i numeri dei gruppi politici e le forti pressioni delle lobby delle multinazionali della chimica, quello uscito dalla Commissione è il massimo che si poteva ottenere in questo momento e in questa commissione. Basti pensare che il gruppo più numeroso, il Ppe (Forza Italia), appoggiava un compromesso con livelli Pfas molto più alti. Ad ogni modo la partita è solo all’inizio e noi torneremo alla carica per portare a casa limiti zero di Pfas, cercando alleanze trasversali tra i gruppi politici che rifiutano le pressioni delle multinazionali e che vogliono una direttiva veramente a tutela dell’acqua e della salute pubblica”.

vicenzareport.it

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