Assemblea regionale dei 5 stelle. Inizia la fronda?

Venezia – Quando in maggio, in Italia, Lega e Movimento 5 Stelle, si sono accordati ed hanno fatto nascere il governo giallo-verde, chi scrive ha pensato che i pentastellati stessero facendo un vero e proprio suicidio politico. Infatti, contenuti profondi del movimento, ma soprattutto, probabilmente, quelli della maggior parte del suo elettorato, non hanno nulla a che fare né con certa destra con la quale, in fondo, la Lega è stata alleata, anche di governo, per oltre venti anni, né con quella demagogia che usa la paura del diverso (nel caso specifico soprattutto gli immigrati) per “parlare alla pancia della massa” e raccogliere voti.

Insomma, Maurizio Crozza scherzava nei giorni scorsi notando che, per la prima volta nella storia d’Italia, “un napoletano si è fatto fregare da un padano”, ma ci pare che sia successo proprio questo. Sono passati diversi mesi ormai, e certamente molti di noi si sono chiesti cosa stia aspettando a farsi sentire quella, senz’altro nutrita, componente “progressista e libertaria” dei 5 stelle, ad avvertire chi guida l’orchestra penstellata che, andando avanti così, il movimento perderà almeno la metà dei suoi voti, oltre ad ogni vera ragione di esistere.

Ebbene, qualcosa comincia a muoversi, e forse proprio dal Veneto. Domenica 28 ottobre infatti, nella sala consiliare del comune di Salzano, alle 9.30, si riunisce un’assemblea regionale del Movimento 5 Stelle che discuterà di contenuti molto chiari, almeno a giudicare da quanto è scritto nella nota che presenta l’appuntamento.

“A convocare la riunione – vi si legge -, dopo oltre 17 mesi dall’ultima assemblea di confronto tra i vertici e la base pentastellata, sono gli attivisti che considerano il contratto con la Lega un errore tragico, che porterà alla disgregazione del movimento e del consenso conquistato in anni di battaglie generose all’opposizione. Da qui la necessità impellente di cambiare le modalità di azione, per riprendere in modo credibile le parole d’ordine e su queste dettare l’agenda politica, contrapponendosi al modello di società schierata, autoritaria e identitaria, propugnata dalla nuova destra”.

Nella nota si aggiunge che, nel corso dell’assemblea, saranno “analizzate nei dettagli le azioni del movimento, dal momento dell’incoronazione di Lugi Di Maio alle esternazioni di Beppe Grillo che hanno riacceso lo spirito contestatario del movimento”. L’assemblea è aperta e pubblica, con la facoltà eventuale di voto, ovviamente, riservata agli iscritti.

F.O.

vicenzareport.it

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