Il fiume Po, l’arteria del nord Italia, è storicamente basso a causa della siccità

Nella Valle del Po, il fiume più importante d’Italia, l’acqua è storicamente bassa. Grande siccità e caldo, ma anche nevicate molto limitate durante l’inverno nelle Alpi giocano i giochi fluviali. Questo è molto importante per l’agricoltura in Italia, proprio in un momento in cui i prezzi dei prodotti alimentari sono già molto alti a causa della guerra in Ucraina.

Non è stato eccezionale negli ultimi anni, ma ora la siccità nella Pianura padana è la peggiore degli ultimi 70 anni. In molti luoghi non ha piovuto per quasi 110 giorni. L’acqua del fiume è ora tre metri più bassa del solito in questo periodo dell’anno. In alcuni punti si può anche attraversare il fiume molto ampio a piedi.

Altrove, vecchi relitti emergono sopra la linea di galleggiamento, e vicino a Mantova anche un carro armato tedesco e un altro veicolo militare della seconda guerra mondiale. La navigazione sul Po è quindi spesso molto interrotta.

I governi delle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna stanno valutando di dichiarare lo stato di emergenza. In almeno 125 città e comuni della zona, questo è già il caso e l’acqua potabile è razionata o fornita con autocisterne. Sono proprio le regioni economicamente più importanti in Italia, sia dal punto di vista industriale che agricolo.

Alimentato dai ghiacciai e dai laghi delle Alpi meridionali, il Po si snoda per oltre 650 chilometri attraverso il Nord Italia fino alla foce del Delta nel Mare Adriatico vicino all’antica città imperiale di Ravenna. Più di 17 milioni di persone vivono nella Pianura Padana, che è circa un terzo di tutti gli italiani.

Fin dall’antichità, il Po è stata l’arteria dell’Agricoltura in Italia. Etruschi, Celti, Romani e città medievali si contesero il controllo della vasta e fertile valle ed è tuttora la zona agricola più importante d’Italia e una delle più importanti d’Europa.

Grazie all’irrigazione con acqua dal Po, la coltivazione di cereali, frutta e verdura è possibile qui su larga scala. La valle è conosciuta come la culla del parmigiano e del prosciutto, così come del grano, del riso e dei pomodori di qualità. Circa la metà di tutti i bovini e il 65 per cento di tutti i suini in Italia vive nella Pianura Padana.

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