STATUTO CONSORZIO DI TUTELA: RAPPRESENTANZA DEI PICCOLI PRODUTTORI

La FIVI invita ad associarsi. "Ora si indicano le elezioni"

TREVISO – Il tavolo tecnico si è espresso: lo Statuto del Consorzio di Tutela garantisce  rappresentanza dei piccoli produttori. La delegazione FIVI Treviso li invita ad associarsi in massa. “Ora si indicano le elezioni”. Ha vinto la legalità. La delegazione FIVI Treviso plaude al lavoro svolto dai giuristi e al risultato raggiunto. L’unanimità, da parte di figure nominate da gruppi contrapposti, su articoli dello Statuto che si erano trasformati in veri e propri grattacapi, potenzialmente divisivi, non può che confortare i Vignaioli Indipendenti Trevigiani.
Viva soddisfazione viene inoltre espressa per le conclusioni finali dello studio, che avvalorano l’interpretazione degli otto consiglieri, che per primi hanno sollevato la questione, e di fatto restituiscono il giusto peso, e adeguata considerazione, al mondo viticolo. In modo particolare lo Statuto consegna dignità rappresentativa ai piccoli produttori, come mai prima d’ora. Non ci sono più dubbi e non c’è più spazio per sterili prese di posizione né per inutili polemiche: l’analisi è stata minuziosa. Il metodo adottato analitico. Il risultato, super partes. Finalmente vedremo aumentata la nostra rappresentatività – affermano i Vignaioli Indipendenti Trevigiani -. Ora è necessario concentrare
l’attenzione sulle reali priorità del Consorzio di Tutela e sui temi che stanno davvero a cuore alle aziende. Per questo è imperativo rompere ogni indugio e programmare le elezioni per poter progettare il futuro, non solo consortile.
Il momento è delicato, la crisi che la pandemia ha portato con sé non ha risparmiato neppure il mondo enologico, che dunque deve restare coeso per governare strategicamente i cambiamenti.
I Vignaioli rivolgono un accorato invito ai soci delle cantine sociali e ai piccoli viticoltori affinché si associno al Consorzio di Tutela, per allargare la partecipazione rendendola maggiormente attiva e fattiva. Si tratta infatti di un organismo collettivo che, come da Statuto, è chiamato a rappresentare equamente tutti i suoi attori, tanto chi produce l’uva, quanto chi la vinifica e chi la la commercializza e, naturalmente, chi come noi (più di quaranta aziende operanti nel territorio del Conegliano Valdobbiadene Docg) segue l’intera filiera.

Diego Berti


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