COVID HOTEL: INDIVIDUATE IN VENETO 20 STRUTTURE

Giornata nera, 100 morti nelle ultime 24 ore
VENEZIA – Secondo l’algoritmo del Veneto il picco di Covid dovrebbe essere raggiunto fra il 15 e il 20 novembre, perciò dovremmo essere nel momento peggiore, sempre secondo i dati. «Non so se abbiamo raggiunto l’apice, ma indicatori, anche se timidissimi, ci sono», ha annunciato il governatore Zaia. «Se evitiamo assembramenti e portiamo la mascherina potremmo iniziare una timida discesa. Giornata nera quella di oggi in Veneto: +100 i morti nelle ultime 24 ore. I nuovi positivi sono 3.214, per un totale di 105.966 infetti dall’inizio dell’epidemia. Il maggior incremento nei decessi è stato registrato nelle province di Treviso (+23), Vicenza (+23), Verona (+21). L’età media delle vittime negli ultimi giorni di rilevazione va dagli 80 agli 83 anni. La classe d’età 65-84 incide per il 51% del totale, quella oltre gli 85 anni per il 43%. Primo leggero calo, invece, per i ricoveri ospedalieri in area non critica, scesi a 2.091 (-3), mentre le terapie intensive registrano un nuovo aumento, 280 (+15).

Il Governo ha dato disposizione alle regioni di individuare dei Covid Hotel in ogni provincia per ospitare pazienti Covid che devono trascorrere il periodo di isolamento necessario per la negativizzazione dal Coronavirus.
In Veneto sono stati individuati i Covid Hotel per i cosiddetti casi sociali, o per i pazienti guariti ma possibilmente contagiosi o per quei casi di pazienti che vivono in comunità e sarebbe più opportuno passassero la quarantena in hotel piuttosto che nell’abitazione. “Saranno strutture senza personale sanitario, così come a casa – ha sottolineato l’assessore Lanzarin – messe a disposizione perché richieste dal Governo, ma che probabilmente non saranno utilizzate visto che al momento la richiesta e la necessità sono molto basse. Oggi in Veneto non c’è bisogno di un’offerta di questo tipo – ha dichiarato Lanzarin, perché i posti letto negli ospedali al momento non sono un problema”. Ad ogni modo sono una ventina le strutture individuate in regione per far fronte all’emergenza e ospitare i pazienti nel periodo di negativizzazione dal virus.

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