ECCO COME SI VIVEVA IN UNA TRINCEA DELLA GRANDE GUERRA

A Motta di Livenza una mostra sul primo conflitto mondiale
MOTTA DI LIVENZA – Le battaglie e le tragica esperienza dei soldati al fronte: lLa Grande guerra però ha toccato profondamente, come mai successo prima, anche la popolazione non in divisa. Si pensi soltanto, all’invasione austro- tedesca del Friuli Venezia Giulia e di larga parte del Veneto dopo la rotta di Caporetto, con centinaia di migliaia di persone sottoposte ad una durissima occupazione o a lasciare le proprie case come profughi. Ma moltissimi sono stati i fenomeni sociali, generati o accelerati dal conflitto, alcuni tuttora di fondamentale rilevanza, dal ruolo delle masse a quello delle donne, dalle innovazioni tecnologiche alla medicina, alle comunicazione, senza contare gli stravolgimenti geopolitici innescati dall’evento.
Tutti questi aspetti fanno da sfondo alla mostra “I legami tra i civili e i militari” in corso da qualche giorno al palazzo delle ex Prigioni di Motta di Livenza. La rassegna, ad ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 4 ottobre, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Ce la presenta il maggiore Carmine Ciaccia, ufficiale addetto alla Pubblica informazione del Multinational Cimic Group, di stanza proprio a Motta di Livenza, che ha organizzato l’esposizione insieme all’amministrazione comunale, al 3° reggimento Genio guastatori di Udine e all’associazione del Fante.

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